Bonus affitti, si avvicina la scadenza: come ottenere il contributo fino a 1200 euro, tempi lunghi per l'accredito

Bonus affitti, due settimane alla scadenza: come ottenere il contributo fino a 1200 euro

di R.Ec.

Mancano solo due settimane alla scadenza del bonus affitti, il contributo a fondo perduto per i proprietari di case che quest'anno hanno ridotto l'importo del canone di locazione per colpa del Covid-19. Non c'è un obbligo di legge per la riduzione, ma in molti casi si è venuto incontro alle esigenze di chi è in affitto. Entro il prossimo 6 settembre vanno inviate le domande all'Agenzia delle Entrate per il contributo. Il sostegno arriva fino a 1200 euro: una bella boccata d'ossigeno per chi in questi mesi ha subito una crisi profondissima. Ma attenzione: per ottenerlo si deve essere all'interno di parametri ben definiti, che non tutti soddisfano.

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Bonus affitti, a quanto ammonta e a chi è rivolto

Il contributo è rivolto ai proprietari che dal 25 dicembre dello scorso anno al prossimo 31 dicembre hanno ridotto o ridurranno i canoni del contratto di affitto per tutto o parte del 2021. È necessario, inoltre, che i contratti siano in vigore almeno dal 29 ottobre 2020, che l'immobile si trovi in uno dei comuni ad alta tensione abitativa (qui l'elenco completo) e che sia adibito ad abitazione principale di chi la prende in affitto. La rinegoziazione deve essere successiva al 24 dicembre 2020 e va all’Agenzia delle entrate entro il 31 dicembre 2021. Non ci sono distinzioni in base alla tipologia di contratto.

Bonus affitti, contributo per i proprietari che hanno abbassato il canone: come riceverlo

Il bonus riconosciuto dal Fisco è pari al 50% dell'ammontare complessivo di quanto rinegoziato al ribasso e può arrivare a un importo massimo di 1.200 euro per ogni proprietario. Le somme verranno accreditate direttamente sul conto corrente.

Se le risorse stanziate (100 milioni di euro) saranno inferiori all'ammontare complessivo dei contributi da erogare, l'Agenzia delle Entrate provvederà alla redistribuzione in proporzione a quanto ha a disposizione e quanto deve versare.

Come e quando richiederlo

La richiesta per ottenere il contributo deve essere fatta online entro il prossimo 6 settembre compilando l’apposito modulo sul sito dell’Agenzia delle entrate. Anche in caso di rinegoziazione di più contratti la richiesta è unica e serve l'autenticazione con identità Spid o Cie (con il pin dell'Agenzia destinato a scomparire a fine settembre). Una volta all'interno del portale bisogna andare su “istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per la riduzione del canone di locazione”.

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Se è stata registrata la riduzione del canone la domanda verrà precompilata, altrimenti il modello va completato autonomamente. All'interno della domanda è necessario inserire il codice fiscale del locatore, l'Iban del conto corrente su cui ricevere le somme e i dati del contratto oggetto di rinegoziazione, con la data di inizio e fine del nuovo canone rinegoziato, l'importo del canone annuo prima e dopo la rinegoziazione e l'indicazione della quota di possesso del locatore richiedente il contributo. Se non si riesce a completare la procedura da soli ci si può rivolgere a un commercialista o a un Caf.

Quando arrivano i soldi e le modifiche al 730

Per l'erogazione del contributo bisognerà attendere un po'. I soldi arriveranno a partire dall'inizio del 2022, per far sì che nel frattempo si possano controllare tutte le istanze presentate e l'ammontare di ognuna.



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I proprietari che hanno ridotto il canone di locazione devono poi fare attenzione alla presentazione del modello 730 sui redditi 2020. Assieme al conguaglio delle imposte del 2020, dovranno versare gli acconti per il 2021. Questi vengono calcolati sulla base del canone di locazione registrato, quindi se questo è stato ridotto occorre ricalcorlarli per quest'anno, per evitare di versare più del dovuto. Se non lo si fa, si può recuperare tutto con la dichiarazione del 2022.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 07:38
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