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Dopo il secondo incidente, Boeing ha continuato a costruire gli aerei ma non è stata in grado di consegnarli ai clienti e di farsi pagare, riporta il quotidiano britannico Telegraph: a dicembre la società ha inoltre dichiarato che questo mese interromperà la produzione degli stessi 737 a causa dell'incertezza relativa alla certificazione di una correzione, che doveva consentire all'aereo di linea di tornare in servizio.
LE RIPERCUSSIONI IN ITALIA La crisi di Boeing ha avuto peraltro conseguenze anche in Italia, in particolare sullo stabilimento di Brindisi di Avio Aero: lì infatti si producono componenti per il LEAP-1B, motore che equipaggia il Boeing 737 Max. Da martedì 7 gennaio, ha spiegato - lanciando l'allarme - il segretario della Fim Cisl Taranto Brindisi Michele Tamburrano, si passerà dall'ormai consolidato ciclo continuo nella produzione del motore a una riduzione drastica della stessa che tornerà a essere svolta su 15 turni settimanali.
«A seguito di tale cambiamento di turnistica - spiega Tamburrano- sono stati annunciati 18 esuberi strutturali nel 2020 e un mancato rinnovo di altrettanti contratti di somministrazione in scadenza che solo grazie alla mediazione sindacale si è riusciti momentaneamente a scongiurare con dei brevi rinnovi».
Il segretario della Fim Cisl ha poi chiesto che ad Avio Aero sia affidata la produzione della motorizzazione del nuovo elicottero AW249 del gruppo Leonardo Mangusta.
Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Gennaio 2020, 12:33
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