Astrazeneca, Locatelli: "Raccomandato uso preferenziale oltre i 60 anni"

Astrazeneca, Locatelli: "Raccomandato uso preferenziale oltre i 60 anni"
(Teleborsa) - Cambio di passo nel piano di vaccinazione. Prima consigliato solo ai giovani, in quanto i dati evidenziavano una minore efficacia negli over 55, adesso l'uso del vaccino anti Covid-19 Vaxzevria di AstraZeneca è raccomandato solo agli ultrasessantenni. È quanto hanno annunciato il presidente del Consiglio superiore della sanità Franco Locatelli, il direttore generale di Aifa Nicola Magrini e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza nella conferenza stampa al termine di una giornata che ha visto il siero prodotto da AstraZeneca al centro del dibattito europeo e nazionale. Locatelli ha, tuttavia, sottolineato che "non c'è al momento nessuna evidenza che suggerisca l'opportunità di cambiare il vaccino per la seconda dose per chi ha ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. La maggior parte degli eventi trombotici – ha aggiunto il presidente del Css – si sono verificati solamente nei primi 14 giorni dopo la prima somministrazione. Il numero di dosi somministrate per la seconda è, tuttavia, troppo limitato per trarre conclusioni definitive".

Oggi l'Ema riconoscendo i casi eccezionali di trombosi come "effetti indesiderati molto rari" dell'immunizzante anglo-svedese, ha demandato la decisione sulle somministrazioni per genere o fasce d'età ai singoli Stati, in base alle loro esigenze. La presidente del Prac, la commissione per la valutazione del rischio dell'Agenzia europea, Sabine Straus, ha ammesso che i casi analizzati hanno fatto rilevare "un forte legame" tra il vaccino di AstraZeneca e gli eventi collaterali "molto rari", e per questo motivo è stata stabilita una probabile causalità. Si è arrivati a questa conclusione dopo un'analisi approfondita di 62 casi di trombosi cerebrale e 24 dell'addome riportati nel database sulla sicurezza dei farmaci dell'Ue alla data del 22 marzo, 18 dei quali fatali. Una spiegazione plausibile delle cause scatenanti non è stata individuata, ma tra le ipotesi "c'è una risposta immunitaria al vaccino che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina, definita trombocitopenia indotta dall'eparina". Ad ogni modo l'Ema ha espresso la volontà di imporre ad AstraZeneca "approfonditi studi per capire di più sugli effetti di rischio" del suo vaccino, ha spiegato il responsabile della task force sull'analisi dei dati Peter Arlett. L'azienda anglo-svedese dovrà fare studi di laboratorio per cercare di comprendere meglio l'effetto dei vaccini sulla coagulazione, esaminare i dati esistenti di studi clinici ravvicinati per valutare si vi siano ulteriori informazioni sui possibili rischi e condurre anche studi epidemiologici.

Alla riunione dell'Ema, è seguita la videoconferenza straordinaria dei ministri della Salute Ue volta, senza successo, ad adottare una linea comune. "Le nostre decisioni sulla somministrazione dei vaccini dovrebbero essere basate sulla scienza e con la sicurezza dei cittadini al centro – ha dichiarato la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides –. L'esperienza di AstraZeneca dimostra che il nostro sistema di farmaco vigilanza funziona. Ma è essenziale che seguiamo un approccio coordinato in tutta l'Unione. Dobbiamo parlare con una sola voce in tutta l'Ue per aumentare la fiducia della popolazione nelle vaccinazioni". Nonostante il tentativo di armonizzare le misure l'Ue resta spaccata tra quanti hanno già imposto restrizioni (come i Paesi scandinavi, la Germania, la Francia e l'Olanda, cui si è aggiunto oggi anche il Belgio) e quanti invece non intendono farlo.

"Ci mettiamo subito a scrivere la circolare. Bisogna essere chiari e netti", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza sulle nuove direttive per AstraZeneca durante la videoconferenza tra Governo ed Enti locali. "Il provvedimento conterrà una raccomandazione di somministrare AstraZeneca sopra i 60 anni, in linea con quanto deciso da altri paesi Ue" ha aggiunto Speranza.

L'Italia ha, dunque, ritenuto di andare oltre l'aggiornamento del bugiardino e gli avvisi raccomandati dall'Ema, aggiungendosi alla schiera di quanti avevano già imposto delle restrizioni (Germania, Spagna e Belgio hanno deciso l'uso sopra i 60 anni, la Francia sopra i 55). Dall'altra parte della Manica, anche la Mhra, l'autorità britannica del farmaco, ha raccomandato di offrire un vaccino diverso alle persone con meno di 30 anni. Nel Regno Unito sono saliti a 76 i casi di trombosi rare e a 19 i morti fra le circa 20 milioni di persone che hanno utilizzato finora il vaccino.






Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Aprile 2021, 22:45
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