Zio Paperone è uno sportivo

Video

di Alberto Mattiacci

Da bambino (ma anche ora) mi piaceva molto leggere fumetti. Amavo molto, fra le altre, le storie dove Zio Paperone e Rockerduck, dopo aver litigato al Club dei Miliardari di Paperopoli, rivaleggiavano su improbabili scommesse. I due facevano a gara a chi avesse più soldi, tirando fuori delle misure surreali di ricchezza: gli Spaventilioni, i Fantasquillioni di dollari e via così. Mai avrei immaginato che misure simili avrebbero potuto un giorno riguardare la realtà. E invece sì.
Da quando la globalizzazione ha buttato giù barriere e paraventi, abbiamo iniziato a vedere il mondo anche con gli occhi degli altri. Quelli degli americani amano ammirare le ricchezze personali dei vari imprenditori, ereditieri, top manager, sportivi eccetera. Le misurano e ci fanno classifiche: l'imprenditore più ricco del mondo, il manager più pagato, lo scrittore che ha guadagnato di più nella sua vita, e così via. Insomma, i soldi (dollari, in questo caso) come misura del mondo.
Capita anche che i commenti a queste classifiche vertano sulle variazioni delle posizioni -tizio sale si tre posizioni, caio ha un tracollo e scende di dieci e così via. Insomma, fare soldi equiparato in tutto e per tutto a uno sport.
Vorrei essere capace di trattenermi dal dire se tutto ciò sia giusto o meno ma quando leggo le cifre -una persona che possiede, da sola, oltre 200 miliardi; un'altra che guadagna, in un anno solo oltre 200 milioni- non resisto: è sbagliato, sbagliatissimo, disumanizzante.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Giugno 2022, 14:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA