Rivoluzione Smart Working, questione di spazi

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di Alberto Mattiacci

Smart, in inglese, possiede vari significati: raffinato, brillante, alla moda e, ovvio, intelligente.
Lo Smart Working dovrebbe pertanto essere: 1) raffinato -richiede al lavoratore distanziato capacità più sofisticate di quelle in presenza; 2) brillante -perché la maggiore libertà concessa al lavoratore ne esalterebbe i talenti personali; 3) alla moda -perché più glamour rispetto al lavoro preCovid. Eurispes sostiene che il 70% di chi l'ha provato non desidera più abbandonarlo: due terzi di questi auspicano un'alternanza casa-ufficio; un terzo spera di lavorare solo da casa.


Lo Smart Working è rivoluzionario perché redistribuisce il tempo lavorativo in spazi diversi dai soliti. Ciò avrà degli effetti economici già nel medio periodo. Tre direzioni, fra le molte:
multi-funzionalità: si lavora in casa, fuori casa e in ufficio. Questo significa maggiore domanda per arredi, connessioni più potenti, ridisegno e abbellimento degli spazi -dai bar, agli uffici, alle case;
riconversione: boom delle attività edili legate alla necessità di riconvertire gli spazi: es. uffici che divengono abitazioni, abitazioni che accolgono spazi lavoro; sotto casa: saliranno gli affitti dei locali commerciali nelle aree ad elevata densità abitativa: che si usino come negozi-showroom, o come punti di consegna, serviranno una vita quotidiana sempre più localizzata.
Resta un dubbio: se in tutto questo, quello spazio speciale che è la nostra mente, saprà diventare più smart.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Maggio 2021, 14:43
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