Siamo pronti al New Normal?

Siamo pronti al New Normal?

di Alberto Mattiacci

Il Presidente Macron, giorni fa, ha avvertito i francesi sulla «fine dell'abbondanza di prodotti e di tecnologie, di terra e di materie prime, inclusa l'acqua». Ha inteso prepararli a una «nuova normalità», diversa da quella del passato?

Il New Normal (la nuova normalità) è un'espressione che risuona sempre più spesso nei discorsi degli economisti e dei politici. Vediamo cosa significa.

L'idea è semplice e la si può sintetizzare in tre punti: (1) la vita ha un proprio corso normale (immaginate qui l'acqua di un fiume che scorre, sereno e placido, in mezzo a un bosco); (2) a un certo punto, però, accadono cose che sconvolgono il normale fluire degli eventi (immaginate qui che il fiume faccia un salto di 50 metri e l'acqua diventi una cascata); (3) c'è sempre un momento in cui la vita riprende la sua normalità (quel fiume, caduto dall'alto, diventa un lago le cui acque defluiscono da un ruscello).

Dunque, l'acqua è la vita: prima ha la forma di fiume, poi, disturbata, diviene cascata, infine, diventa lago e ruscello.

L'idea di fondo è che l'acqua, come la vita, ricerchi sempre uno stato normale e che a quello tenda naturalmente.

Macron pensa che lo stato normale dell'acqua sarà (o, meglio, già lo è) diverso da quello del passato recente. Probabilmente ha ragione ma sarebbe sbagliato andare a cercare dei colpevoli (anche se la tentazione è forte). Il fatto è che l'acqua (la vita), per sua natura, scorre sempre e sempre scorrerà e non sempre allo stesso modo. È normale.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Settembre 2022, 12:17
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