Miliardi ben spesi

Miliardi ben spesi

di Alberto Mattiacci
L’essere umano, da millenni, osserva, usa e modifica la natura, così da renderla utile ai propri scopi. Per questo è nata, in fin conti, la scienza.
In particolare, poi, l’Uomo ha sempre avuto un interesse speciale per ciò che sulla terra cammina (gli animali) e ciò che vi cresce (le piante). A che scopo? Mangiarseli -immediatamente, oppure con comodo, nel tempo. Per questo ultimo scopo ha dovuto inventare nuovi prodotti capaci di conservare: le carni (gli insaccati), il latte (i formaggi), la frutta (le confetture), le verdure ((le conserve).
Da quando la funzionalità cerebrale dell’uomo ha superato quella della scimmia, insomma, questi si è dato da fare per innovare le fonti del proprio sostentamento. Scienza, innovazione e cibo, così, vanno a braccetto da millenni ed è per questo che viviamo sempre più a lungo, in salute e abbiamo corpi sempre migliori e più belli.
Questa storia ha aperto un nuovo capitolo: nel 2020 solo negli USA si sono investiti 350 miliardi di dollari nella ricerca e produzione del “cibo innovativo”, in particolare “carni sintetiche” e “carni false”. Le prime sono ottenute facendo crescere in laboratorio delle cellule staminali di animali; le seconde producendo pietanze che somigliano (ma non sono) carne, con altri prodotti, di solito vegetali.
Paura? Schifo? Rifiuto? Questi sentimenti sembrano oggi prevalere. Ma siamo sicuri che, con 8 miliardi di persone e un problema di inquinamento sempre più serio, sia saggio lasciarsi guidare da loro?
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Aprile 2023, 11:43
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