Babbo Natale pensaci tu

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Mi chiamo Economia Italiana. Vivo in quel piccolo lembo di terra che, sebbene nata povera, è stata comunque capace di crescermi, tanto da farmi diventare una delle più belle e importanti economie mondiali. Questo è stato un anno orrido, che mi ha fermato quasi del tutto. Alcune cose ho dovuto smettere di farle -come accogliere oltre 60 milioni di turisti. Altre, avrei pure continuato a farle ma, alla fine, mi sono dovuta arrendere -come produrre moda (-80%).


Questo brutto anno, insomma, mi ha gettato in una profonda crisi. Mi sento fragile e, se guardo al futuro, un po' impaurita. E, allora, sai cosa?


Quest'anno, invece di chiederti di portarmi doni, ti chiedo di prendertele tu, alcune cose e portartele via. Sono cose che se sapessi di non avere più in mezzo ai piedi, mi sentirei più forte e pronta a ripartire di nuovo.
Porta via le truffe: quelle di chi percepisce pensioni, invalidità, contributi, reddito di cittadinanza, senza averne diritto. Portati via anche l'evasione fiscale, che è una truffa, non un'autodifesa - come alcuni dicono, imbrogliando. Porta via l'ignobile sfruttamento del lavoro: quello di chi fugge miseria e accetta schiavitù nei campi; quello di chi studia per anni e dona alle imprese energia e talento, credendo a promesse che non sa essere vane.


Ma, forse soprattutto, porta via il piagnisteo: di chi, da me arricchito, dice a tutti i giovani che qui con me non c'è futuro. Portati via tutto questo e vedrai, Babbino caro, che saprò essere ancora più bella.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2020, 15:02
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