Fidarsi dei bitcoin?

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di Alberto Mattiacci

Visitare il Brasile 25 anni fa era una magnifica esperienza per un viaggiatore europeo dotato di un po' di dollari USA. Una delle cose più sorprendenti di quel magico paese, per un giovane studente squattrinato, era scoprirsi ogni settimana più ricco della precedente. Un dollaro cambiato in moneta locale, infatti, raddoppiava il proprio valore di settimana in settimana.

Questo avveniva in banca: accettando le offerte dei cambiavalute occulti -gente normale che ti avvicinava offrendosi di acquistare i tuoi dollari - il vantaggio era ancora più considerevole.
Ovviamente la maggior ricchezza era solo illusoria: i prezzi delle cose, infatti, crescevano allo stesso ritmo, per cui era solo il cosiddetto valore nominale a mutare, non quello effettivo.
Si racconta che nel periodo intercorrente fra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, in Germania fosse accaduta una cosa simile. Di settimana in settimana, i prezzi salivano talmente tanto che occorreva una carriola per portare tutta la carta moneta necessaria ad acquistare un chilo di pane.
La diminuzione del valore reale della moneta è una delle facce del fenomeno noto come inflazione. Quando supera una certa soglia, le persone smettono di accettarla: non si fidano più della sua capacità di mantenere valore e cercano di sostituirla con altre.
Impariamo così che una delle facce della moneta è la fiducia che le persone vi ripongono.
Lo Stato che emette una moneta merita fiducia: possiamo dire lo stesso degli algoritmi Bitcoin?


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 12:37
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