Lockdown, non tutto il male viene per nuocere: tutto quello che abbiamo imparato

Lockdown, non tutto il male viene per nuocere: tutto quello che abbiamo imparato in questo periodo

di Alberto Mattiacci
Durante il lockdown abbiamo imparato cose nuove - a partire dal termine lockdown stesso, che significa confinamento. Qualcuno ha imparato a cucinare, qualcuno a suonare la chitarra, qualcun altro a usare il computer. Fra quelli che, neofiti o meno, hanno usato il computer durante il confinamento, molti hanno sperimentato per la prima volta alcuni nuovi modi di fare le cose di sempre. Per esempio, guardare la tivvù.

Molti, fino al lockdown, si erano spinti, al massimo, sul digitale terrestre. Oggi usano con grande agilità Netflix, Disney+ (se hanno bimbi), TIMVision e cose del genere.

Molti, fino al lockdown, facevano la spesa ogni sabato, affrontando parcheggio, code e carrelli. Durante il lockdown hanno dovuto sostituire la coda alle casse con quella al carrello della piattaforma e-commerce. EasyCoop, Tannico, Esselunga A Casa - per citare solo alcuni nomi.

Dopo le prime, farraginose, prove, molti, non senza sorpresa, si sono scoperti entusiasti delle possibilità offerte dai computer (pure lo smartphone è un computer). Molti, non torneranno più indietro. Moltissimi, troveranno una via di mezzo fra il vecchio e il nuovo modo di vivere. Alcuni erano già in questa terra di mezzo - fra fisico e digitale - ma non per la spesa: ora sì.

Le persone, insomma, hanno imparato un nuovo modo di essere consumatori. C'è un nome per tutto questo ed è una parola della nuova economia: omnicanalità.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Giugno 2020, 08:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA