Lo scoglio energia

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di Alberto Mattiacci

Facciamo finta che il Covid sia parte di un'onda di alta marea che ha investito le nostre coste. È arrivata e tutti lì a correre: chi porta via l'asciugamano, chi va a prendere il surf, chi urla, risvegliato dall'acqua sui piedi, chi fa i tuffi. La risacca, però, porta via molta sabbia e scopre pezzi di roccia: sono degli scogli, prima dimenticati, che si riaffacciano al paesaggio costiero. Gli scogli sono roccia, la sostanza della terra, la base su cui tutto poggia.


La marea di eventi cui il Covid appartiene (es. la crisi del 2008) ha dunque progressivamente riportato alla nostra attenzione la sostanza, le basi sulle quali la società e l'economia si fonderanno. In parte sono dei classici - ma c'è una sorpresa. Saliamo idealmente sulla torretta del bagnino e, afferrato il binocolo, osserviamo il profilo degli scogli affiorati.

Sono 4.


La competizione fra gli Stati-Nazione (es. Usa e Cina per il controllo delle risorse naturali); la crisi della popolazione occidentale (es. invecchiamento); la diffusa presenza di elevati debiti pubblici (dall'Italia alla Cina nessuno ne è immune, e tutti crescono); la scarsità di energia.


Quest'ultima è la novità e va osservata per bene: abbiamo costruito un'economia che va a corrente elettrica. La sua salute dipende dalla capacità di produrla senza interruzioni, a costi bassi e impatto ambientale contenuto. Lo scoglio-energia occuperà ancora a lungo il panorama economico.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Febbraio 2022, 11:14
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