La prossima Globalizzazione

La prossima Globalizzazione

di Alberto Mattiacci

La Storia funziona così: procede, ogni giorno, puntando a un orizzonte che non vediamo se non quando l’abbiamo già oltrepassato. Solo allora, una volta giunti a quell’orizzonte, rivolgiamo lo sguardo indietro e analizziamo quel percorso che la Storia ha appena terminato di compiere: capiamo così quale logica abbia legato molti eventi accaduti fino ad allora.
Che c’entra, tutto questo, con l’Economia?
Riguarda la globalizzazione. Capiamo perché.
Di norma, la Storia, procede lenta, a volte corre, altre ancora sembra addirittura fermarsi. Qualche anno fa, infatti, uno studioso americano scrisse un libro: “La Fine della Storia”. Esponeva proprio l’idea che la Storia si fosse presa una pausa: scomparso lo scontro fra socialismo e capitalismo, aveva lasciato che a giocare i destini umani fosse la globalizzazione tecno-finanziaria.
Infatti, così fu: denaro e tecnologia spinsero il pianeta fino a un nuovo orizzonte. Sembrava che il mondo fosse diventato più piccolo, più stretto; che tutto fosse possibile, anche ciò che manco si era mai immaginato.
Poi, però, la Storia si è rimessa in moto e con uno scatto.
Solo adesso ci siamo accorti che ci aveva già portati a un orizzonte nuovo. Da lì, guardandoci indietro, iniziamo a comprendere che quella globalizzazione tecno-finanziaria è finita, bella e chiusa. Da lì, guardando in avanti, ci domandiamo: come sarà quella successiva (perché dalla globalizzazione, ragazzi, non si torna indietro).
Sarà il denaro o la geopolitica a disegnarla?
 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Novembre 2022, 09:04
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