Italiani, popolo di lavoratori

Italiani, popolo di lavoratori

di Alberto Mattiacci
Il lavoro è reddito. Senza redditi niente consumi. Senza consumi niente crescita. Senza crescita l'Italia fallisce.
L'Istat ha misurato il livello di occupazione in Italia scoprendo che non è mai stato così alto da quando lo fa (1977). Parliamo di 23 milioni e 486 lavoratrici/tori. Più lavoro, dunque, ma i consumi sono sostanzialmente fermi (solo +0,8%): come mai, dato che lavorano più persone di prima?
L'Istat è l'ente pubblico che si occupa di produrre le statistiche ufficiali. Segue criteri concordati nella UE (Eurostat), così da rendere i dati comparabili fra loro. Scopriamo, così, che a noi, per stare in media, mancano all'appello circa 3,5 milioni di posti di lavoro.
I consumi, però, non crescono anche per un'altra ragione: essere occupato, infatti, non significa che vi sia un reddito sufficiente. Alcuni lavori non assicurano un numero di ore adeguato a mettere su un'entrata decente (colf a ore); altri non assicurano una paga oraria equa rispetto alla mansione (i giovani neoassunti); altri ancora, entrambe le cose (chi vi porta a casa la pizza). E poi c'è il lavoro nero.
Molto lavoro mal pagato non farà ripartire i consumi ma solo accentuare le distanze - fra giovani e non, fra Nord e Sud.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Febbraio 2020, 16:44
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