Cara Befana, finisce un altro anno. Stiamo per metterci alle spalle un tempo brutto e tutti guardiamo al 2023, sperando che finalmente qualcuno arriverà a risolvere i nostri problemi.
Molti sono cresciuti anche quest’anno: per esempio, il debito pubblico, l’abbandono scolastico, l’invecchiamento della popolazione; l’impoverimento dei certi medi.
Di altri problemi non abbiamo più potuto fare finta di nulla: per esempio che l’energia elettrica è la base della vita moderna e che da decenni noi siamo attrezzati malissimo per produrla; oppure che costruire la casa dove ti pare (come hanno fatto certi nostri nonni), forse non è una buona idea, perché poi ti crolla addosso la montagna (ed è per quello che qui dicevano che non era opportuno costruire quella casa, non per cattiveria).
Siamo un popolo viziato ed egoista e solo se masticheremo un po’ di amaro, forse, riusciremo a cambiare quei nostri comportamenti che sono la causa dei nostri problemi.
Là fuori ci sono circa 7 miliardi di persone che hanno diritto quanto noi al benessere. Se continueremo a pensare che tutto sia dovuto e che la colpa dei nostri guai sia sempre di qualcun altro, cara Befana, il nostro benessere andrà verso altri lidi e i nostri figli pagheranno il nostro egoismo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Gennaio 2023, 12:23
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