Piattaforme e nuove regole Video

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di Alberto Mattiacci

Il mondo discute sulle piattaforme, su come regolamentarne le attività. È un tema di civiltà e di economia. Capiamo.
Una piatta-forma è una forma informatica, sulla quale si basano varie attività, vecchie e nuove -tutte digitali.
Questa forma informatica è divenuta la forma nuova dell'economia: è pervasiva e, tendenzialmente, dominante, perché funziona benissimo. E infatti, usiamo piattaforme ogni giorno, più o meno consapevolmente: un caso? Amazon.
Una piattaforma ha molte facce -vediamone tre.
1 L'aspetto più evidente è tecnico: le piattaforme lavorano mediante strumenti (es. le app) che usano il linguaggio informatico, i dati e l'elettricità.
2 Meno evidente il fatto che queste app creano dei gesti nuovi e così rimodellano la mente: ad esempio, ci guidano nella scoperta delle nostre esigenze di consumo -scorriamo opzioni, salviamo preferenze, compariamo marche, ecc.
3 Le piattaforme rimodellano anche il mondo fisico: ogni supermercato, ad esempio, si è dotato di un e-commerce ed è, oggi, un ibrido fisico-digitale.
Veniamo ai denari: le imprese che hanno creato le più potenti piattaforme del pianeta sono dei giganti economici. I loro proprietari uomini ricchissimi: Bezos possiede 197 miliardi di dollari - tutto il PIL del Lazio, per dire.
Questi soldi aggiungono potere a chi già lo ha: una piattaforma lavora coi e sui dati delle persone, cioè con la traccia delle nostre vite.

Iniziano, così, ad essere un problema.

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Romano, sposato e padre di due figli. Maturità classica, laurea con lode in Economia e Commercio in Sapienza, PhD, professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese alla Sapienza e in Luiss Business School. Studia la società e l'economia, con particolare attenzione ai cambiamenti e all'innovazione. www.alberto mattiacci.it


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Luglio 2021, 21:41
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