Libertà vo cercando

Libertà vo cercando

di Alberto Mattiacci
Una recente ricerca Eurispes guarda ai confini delle cose economiche e dice una cosa molto interessante: «Il crollo delle ideologie, dei miti e degli idoli, il graduale affievolirsi di quei valori che per decenni hanno alimentato il sostrato culturale della nostra società, hanno portato inevitabilmente a fare i conti con un nuovo senso di libertà». Libertà: questa è la parola chiave. La ricerca la estrae interpretando alcuni atteggiamenti degli italiani, ad esempio la propensione ai matrimoni omosessuali.
Sarebbe però miope confinare questo nuovo senso di libertà solo ad aspetti etici. La domanda di libertà è universale - e quindi anche economica. Due sono gli aspetti rilevanti al riguardo: il cambiamento dei consumi e l'atteggiamento verso il rapporto Stato-mercato. Circa il primo, complice anche Covid19, assisteremo al procedere della liberazione degli italiani dai dettami del consumismo, che per decenni hanno dominato i consumi. La marca non è più sexy come un tempo (es. le marche commerciali) e il possesso è meglio della proprietà, perché costa meno e consente di cambiare (es. l'auto). Veniamo al secondo. In questo momento storico che vede la rentrée dello Stato nell'economia reale, dalle infrastrutture in giù, cresce ancora più forte la domanda di libertà economica: semplificazione, riduzione delle autorizzazioni, velocizzazione. E allora la libertà emerge per quel che è: la chiave del progresso umano, in economia ma non solo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Luglio 2020, 10:34
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