Ryanair, sciopero in Italia il 25 luglio: caos vacanze

Ryanair, sciopero in Italia il 25 luglio: caos vacanze
Guai in vista per chi dovrà prendere un aereo Ryanair nei prossimi giorni. La compagnia aerea low cost ha annunciato la cancellazione di 600 voli per mercoledì e giovedì della settimana prossima (25 e 26 luglio), di fronte all'annuncio di uno sciopero del personale di cabina. A rischio così ci sono le partenze per le vacanze per migliaia di persone che avevano scelto l'aereo. In Italia i piloti e gli assistenti di volo di Ryanair sciopereranno il 25 luglio per 24 ore. Il personale di Ryanair chiede maggiori stipendi e migliori condizioni di lavoro. 





Circa 50mila passeggeri verranno colpiti dalla cancellazione, ha detto la compagnia su Twitter, specificando che tutti verranno avvertiti via mail o sms e potranno ottenere un altro volo o il risarcimento del biglietto. Le cancellazioni riguardano ognuno dei due giorni 200 voli da e per la Spagna, 50 da e per il Portogallo, 50 da e per il Belgio e rappresentano il 12% dei voli in Europa della compagnia irlandese.
 

Estate calda dunque per Ryanair che si appresta ad affrontare il più grande scontro della sua storia con i sindacati. Il personale navigante di Ryanair sciopererà in Italia il prossimo 25 luglio per 24 ore mentre in Belgio, Spagna e Portogallo la protesta si estenderà anche a giovedì 26 luglio «contro l'approccio della compagnia irlandese verso i propri lavoratori», spiegano i sindacati di questi quattro Paesi. E, secondo il sindacato spagnolo Sitcpla, la partecipazione dovrebbe essere massiccia con 4-5mila dipendenti che incroceranno le braccia coinvolgendo così circa 200 voli che resterebbero a terra.

Confermato anche lo sciopero in Italia. «Ryanair ha perso ancora una volta l'occasione per un dialogo sano e costruttivo a tutela dei lavoratori e dell'azienda». Così Filt Cgil e Uiltrasporti in merito al protocollo sottoscritto dalla compagnia con Fit-Cisl e Anpac e Anpav, sottolineando che «il tentativo di spacchettare e dividere i lavoratori ed il sindacato, usando interlocutori di comodo, è una prassi che ha portato sempre grandi disastri per il mondo del lavoro». Le due sigle confermano lo sciopero a livello europeo di 24 ore di martedì 25 luglio.

«La nostra battaglia sindacale, legale ed a livello istituzionale - sottolineano Filt Cgil e Uiltrasporti - continuerà ad oltranza, compreso lo sciopero a livello europeo di 24 ore di martedì 25 luglio, fino al riconoscimento delle legittime istanze dei dipendenti di Ryanair e delle agenzie di 'noleggio di lavoratorì di cui, improvvisamente, si serve». Secondo Filt Cgil e Uiltrasporti infine «l'auspicio è che questo inaccettabile approccio non condizioni, con conseguenze per tutti i lavoratori del comparto, l'apertura del confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale del Trasporto Aereo, previsto, come l'avvio del negoziato tra Ryanair e le associazioni professionali, il prossimo 24 luglio».

I dipendenti di Ryanair chiedono che la low cost irlandese rispetti i diritti dei lavoratori di ciascun Paese in cui opera e riconosca i rappresentanti eletti da ciascuna organizzazione per trattare un accordo collettivo. Ma chiedono anche di non dover più pagare per l'uniforme e per cibo e acqua quando sono in servizio.

Per quanto riguarda la protesta in Italia, Filt Cgil e Uiltrasporti spiegano che rappresentano nel nostro Paese «la
grande maggioranza di piloti e assistenti di volo Ryanair» ed «è inaccettabile che la compagnia, nonostante le sentenze della magistratura ed a dispetto dei più elementari diritti costituzionali, continui a 'preferirè unilateralmente
interlocutori minoritari». Secondo i due sindacati «questo indebolisce il potere negoziale dei lavoratori e impedisce di avviare un tavolo di trattativa ufficiale con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative che giunga in tempi brevi alla definizione di un contratto collettivo di lavoro, per garantire al personale dignità professionale e salariale, tutele sociali, previdenziali e sindacali».

Filt Cgil e Uiltrasporti «invitano» quindi i ministri del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi Di Maio, e dei Trasporti, Danilo
Toninelli, ad «intervenire urgentemente, affinché le imprese straniere che operano in Italia rispettino le leggi del nostro Paese e non eludano né le sentenze della magistratura, né i diritti dei lavoratori garantiti dalla Costituzione». I sindacati promettono, infine, «battaglia» fino a quando Ryanair «non comprenderà che l'approccio sinora tenuto è contrario agli interessi degli azionisti, dei dipendenti e dei passeggeri».

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Luglio 2018, 16:14
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