Bitcoin, la Direzione antimafia: «Dal 2016 sospette segnalazioni legate alla moneta elettronica»

Bitcoin, la Direzione antimafia: «Dal 2016 sospette segnalazioni legate alla moneta elettronica»
«Nell'ultimo anno e mezzo alla Direzione nazionale antimafia sono arrivate circa 400 segnalazioni sospette legate all'uso di bitcoin (la moneta elettronica, ndr)». Lo ha sottolineato questo pomeriggio a Milano il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, durante il convegno 'Il contrasto al riciclaggio all'evasione fiscale internazionale e al finanziamento del terrorismo'.


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Roberti ha esposto i frutti di una indagine della Dna, elaborata grazie a un software della Direzione investigativa antimafia, in cui è emersa la presenza di un caso di riciclaggio di denaro all'estero tramite moneta elettronica. «Ci è sembrato interessante - ha sottolineato - che in un'area della provincia di Napoli, ad alta densità mafiosa, siano stati movimentati e investiti all'estero, circa 8 milioni e mezzo di euro in bitcoin». L'ipotesi investigativa, ha spiegato il procuratore, è «che questi soldi vengano mandati all'estero per essere poi immersi nell'economia legale».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Ottobre 2017, 17:10
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