Giulia Schiff, 8 sergenti a processo: «Pilota percossa e maltrattata, fu nonnismo»

Video

di Elena Ganelli

Vanno a processo e, in caso di condanna, rischiano l'espulsione dall'Aeronautica Militare gli otto sergenti del 70esimo Stormo di Latina accusati di lesioni pluriaggravate e continuate in concorso tra loro. Atti di nonnismo nei confronti dell'allieva ufficiale Giulia Schiff, 21enne di Mira, in provincia di Venezia. A decidere il rinvio a giudizio è il gup del Tribunale militare di Roma. Il processo è stato fissato al prossimo 9 marzo.

«Violenza e plurime escoriazioni»

Secondo la Procura militare gli otto hanno offeso «prestigio, onore e dignità» della Schiff, usandole «violenza» e «cagionandole plurime escoriazioni». Contestualmente la Corte di Cassazione verrà investita della questione di giurisdizione essendo pendente un procedimento sullo stesso fatto davanti al Tribunale ordinario. 

Il "battesimo" in piscina

La vicenda risale all'aprile 2018 quando Giulia, che ha vinto il concorso per allievi ufficiali piloti di complemento ed ha preso servizio all'Accademia di Pozzuoli conseguendo lì il grado di sergente pilota, arriva a Latina per proseguire la sua formazione militare nella scuola di volo pontina. Ma proprio all'interno della sede del 70esimo Stormo viene sottoposta ad una specie di rito di iniziazione che prevede spintoni, un colpo con la testa contro l'ala dell'aereo,schiaffi e poi un lancio in piscina, il tutto rigorosamente filmato. Per Giulia si tratta di un atto di nonnismo messo in atto con particolare violenza e decide di denunciare gli abusi subiti durante quel battesimo del volo.

L'Aeronautica Militare liquida l'accaduto come un semplice gesto goliardico, di quelli che accadono spesso, ma nel frattempo la giovane allieva, dopo una serie di penalizzazioni sulle valutazioni e la disciplina, è stata espulsa dalla commissione di attitudine dell'Accademia e si è anche vista respingere una domanda di reintegro dal Tar del Lazio, domanda che però è invece stata accolta dal Consiglio di Stato.

Giulia Schiff, che è assistita dagli avvocati Massimiliano Strampelli e Isidoro Cavaliere, è stata dunque reintegrata.

E anche la Procura Militare sembra essere di diverso avviso evidentemente visto che ha chiesto che gli otto sergenti responsabili di quel comportamento vengano processati.

E a carico degli otto protagonisti di quell'atto di nonnismo potrebbe esserci, oltre al processo da parte della giustizia militare, anche quello della magistratura ordinaria. Sulla vicenda della giovane pilota, infatti, anche la Procura della Repubblica di Latina aveva aperto un'inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati i sergenti di stanza a Latina ipotizzando a loro carico il reato di violenza privata. L'indagine è praticamente conclusa e anche a via Ezio si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio dei militari.

Appena un mese fa in Senato, durante il question time, è stata illustrata un'interrogazione parlamentare firmata da 25 senatori che affronta il problema della violenza di genere all'interno delle forze armate , prendendo spunto proprio dalla vicenda di Giulia, vicenda che il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha detto di seguire con doverosa attenzione.

Il legale della pilota: ha subito 100 frustate

«Come difensore di parte civile non posso che essere soddisfatto di questo primo passo. Il giudice ha evidentemente ritenuto che consenso di Giulia al rito non ci potesse essere posto che ha subito, come da noi evidenziato, circa 100 frustate», ha detto l'avvocato di parte civile Massimiliano Strampelli commentando la decisione del gup del Tribunale militare sul rinvio a giudizio degli otto sergenti. «Ad oggi avrà un danno estetico permanente che le ricorderà sempre come un marchio indelebile quel terribile giorno. Ci auguriamo che anche il Ministero della Difesa si costituisca a questo punto parte civile alla prossima udienza».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Marzo 2021, 17:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA