Missione in vetta contro le violenze, 13 rifugiate sotto le insegne Onu scalano 4100 metri

Missione in vetta contro le violenze, 13 rifugiate sotto le insegne Onu scalano 4100 metri

Equipaggiate di racchette da trekking e protette dal freddo da cappelli di lana, giacche tecniche e sciarpe arancioni – il colore che simboleggia la lotta contro la violenza di genere – un gruppo di 13 donne rifugiate provenienti dalla Siria, Yemen, Congo, Libia e Senegal hanno portato a termine una missione particolare: scalare il Toublak, il monte che con i suoi 4.100 metri rappresenta la cima più alta del Marocco. L'impresa è stata fatta sotto le insegne dell'Onu, visto che dietro questo gruppo c'era il personale dell'Agenzia per i Rifugiati. Una salita in vetta piena di significato e assai emblematica che è durata 16 giorni contro la violenza di genere.

«Il loro obiettivo – spiegano all'Onu - era salire in vetta e, così facendo, era di aumentare la consapevolezza delle sfide e dei pericoli che le donne rifugiate devono affrontare sia nei loro Paesi d’origine, che durante i viaggi e nelle comunità d’accoglienza».

Il Marocco ospita attualmente più di 17.500 rifugiati e richiedenti asilo registrati, provenienti da circa 50 Paesi.

Si stima che, a livello globale, una donna che fugge su cinque abbia subito qualche forma di violenza sessuale. «Abbiamo voluto mandare un messaggio preciso alle donne: per dire loro siamo con voi» .


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Gennaio 2022, 17:35
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