Catcalling, deputate inglesi premono sul governo per pene severe alle molestie verbali in auto

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di Franca Giansoldati

Il catcalling - ovvero la molestia verbale rivolta prevalentemente a donne che camminano per la strada – sembra destinata a fare un salto di qualità, estendendo la sua azione di denuncia a comportamenti lesivi della dignità femminile fatti mentre si è alla guida di una auto. In questi giorni nel Regno Unito è scoppiata una polemica politica piuttosto accesa che ha aperto un ulteriore fronte perchè un gruppo parlamentare trasversale, composto da uomini e donne, ha proposto al governo di criminalizzare anche le molestie sessuali verbali che provengono dagli uomini mentre sono alla guida di un auto. In pratica se strombazzano, o rovesciano apprezzamenti volgari o frasi misogine magari accostandosi al marciapiede, potrebbe costare loro piuttosto caro e diventare un comportamento sanzionabile. 

La laburista Harriet Harman e Caroline Nokes, presidente conservatrice del Comitato per le donne e l'uguaglianza, hanno formato un'alleanza trasversale per spingere il governo a rafforzare le misure anti-misoginia attraverso emendamenti nel disegno di legge in via di preparazione riguardante i temi: polizia, crimine, sentenze e tribunali.

«La legge deve essere cambiata per contemplare anche il comportamento di chi abborda in auto, accostandosi al marciapiede una studentessa per gridarle contro frasi volgari.

Questo è un abuso e bisogna agire di conseguenza»  ha detto Harman. Una posizione di rigore che ha trovato sponda anche tra i conservatori e verdi. Altri parlamentari però stanno chiedendo che le molestie compiute per strada siano criminalizzate e che vi siano controlli più severi. Quello che per questi deputati va modificato, anche attraverso lo strumento normativo, è la mentalità maschilista e predatrice di sottofondo che troppo spesso affiora impulsivamente, istintivamente per strada nei confronti di tante donne. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Maggio 2021, 10:59
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