Shakespeare, scoperta in Spagna una rarissima edizione dell'ultima opera "I due nobili congiunti"

Scoperta per caso in Spagna una rara edizione del 1634 dell'ultima opera di Shakespeare "I due nobili congiunti"

di Nico Riva
Scoperta straordinaria per la storia della letteratura e del teatro. Un professore ha ritrovato una rarissima edizione de "I due nobili congiunti", l'ultima opera scritta in vita da William Shakespeare, pubblicata postuma nel 1634. Il grandioso ritrovamento è avvenuto a Salamanca, in Spagna. 

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William Shakespeare è certo uno che non ha bisogno di presentazioni. Lo scrittore più conosciuto del Regno Unito ed uno dei drammaturghi più apprezzati al mondo, le cui opere vengono studiate e rappresentate nei teatri da secoli. E addirittura...ritrovate per puro caso. Così è accaduto al professore canadese John Stone, insegnante di Filologia all'Università di Barcelona. Mentre cercava documenti sul filosofo Adam Smith nella biblioteca del Real Colegio de Escoceses di Salamanca, il professor Stone si è imbattuto in qualcosa di estremamente prezioso. 

Non Amleto, Otello o Romeo e Giulietta, bensì una primissima edizione dell'ultima opera scritta da Shakespeare: "The two noble kinsmen" ("I due nobili congiunti"). Come ben spiega National Geographic Spagna, la scoperta è eccezionale perché le opere del Bardo di Avon non vennero rappresentate in Spagna prima del XVIII secolo (100 anni dopo la morte di Shakespeare), dunque il ritrovamento di un'edizione del XVII rende tutto più unico ed emozionante. "I due nobili congiunti" è l'ultima opera conosciuta di William Shakespeare, scritta a quattro mani con John Fletcher, suo amico e successore, nel 1613. Shakespeare morì tre anni dopo, mentre la tragicommedia fu pubblicata nel 1634. 

Secondo il professor John Stone, si tratta dell'opera di Shakespeare più antica mai giunta in Spagna. Le ipotesi al momento son due: o faceva parte della collezione di libri di uno degli studenti del Collegio Reale dell'epoca, andata alla biblioteca dopo la sua morte, oppure è arrivata su richiesta di Hugh Semple, primo rettore del collegio cattolico. In ogni caso, il suo ritrovamento fortuito rappresenta un momento indimenticabile e storico. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2020, 23:40
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