Varianti Covid, nuova indagine rapida sulla diffusione in Italia: arriva la circolare del Ministero

Varianti Covid, nuova indagine rapida sulla diffusione in Italia: arriva la circolare del Ministero

Nuova indagine rapida sulla diffusione in Italia delle principali varianti del coronavirus pandemico (le cosiddette inglese, brasiliana, sudafricana e indiana) e di altri mutanti circolanti. Dirama l'annuncio la circolare 'Stima della prevalenza delle varianti Voc (Variant Of Concern, varianti che destano preoccupazione-ndr) in Italia: lineage B.1.1.7, P.1, B.1.617 (1,2 o 3) e B.1.351, e altre varianti del virus Sars-CoV-2', firmata dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. «L'indagine sarà coordinata dall'Istituto superiore di sanità in collaborazione con le Regioni e Province autonome, e in particolare con i laboratori da queste ultime identificati», si legge nel testo che per i dettagli metodologici rimanda a una nota tecnica allegata. «Questa valutazione - si precisa - prenderà in considerazione i campioni notificati il 22 giugno, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico». 

Il modello

La nuova flash survey - si spiega nella nota tecnica - sarà coordinata dall'Iss con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con ministero della Salute, Regioni e Province autonome.

L'analisi riguarderà 4 macroaree: Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia). «Tenendo conto del fatto che sul territorio circolano varianti con diverse prevalenze - prosegue la nota - si calcola che, con l'ampiezza campionaria scelta» e indicata in una tabella per ognuna delle aree, «sia possibile stimare prevalenze intorno a 1%, 10% o 50% con precisione rispettivamente intorno a 0,9%, 2,7% e 4,5% nelle 4 macroaree considerate». Inoltre, «seguendo il protocollo Ecdc sul sequenziamento del Sars-CoV-2, con l'ampiezza campionaria scelta è possibile osservare in ogni macro-regione varianti che circolano intorno all'1% con un livello di confidenza del 95%». Una tabella dettaglia anche la numerosità dei campioni richiesti a ogni Regione/Pa. «Il campione - si raccomanda - dovrà essere scelto in modo casuale fra i campioni positivi, garantendo la rappresentatività geografica e se possibile la rappresentatività per fasce di età». Le Regioni/Pa dovranno inviare i dati entro le 12 del primo luglio prossimo. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Giugno 2021, 09:39
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