Sono in arrivo da oggi anche in Italia nuovi test che permettono di riconoscere la variante Delta del virusSarsCoV2 già a una prima analisi molecolare del campione di materiale biologico prelevato con il tampone. Erano attesi da tempo perché «servono nuovi criteri di analisi dei tamponi con un'alta carica virale per riuscire a individuare la variante Delta», osserva il virologo Francesco Broccolo, dell'Università di Milano Bicocca e e direttore del laboratorio Cerba di Milano.
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Rispetto a quelli attualmente utilizzati per la diagnosi, i nuovi test non cercano le mutazioni nella proteina in cui queste si concentrano maggiormente, ossia la Spike utilizzata dal virus per invadere le cellule, ma cercano una mutazione chiamata N501Y, presente in tutte le principali varianti finora note tranne che nella Delta, in particolare la B.1.671.2, che è la più diffusa delle tre varianti identificate in India.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Giugno 2021, 09:32
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