Vaccini, crescono le frodi. Allarme Ue, Ursula von der Leyen: «Zero garanzie per chi compra da intermediari»

Vaccini, crescono le frodi. Allarme Ue, Ursula von der Leyen: «Zero garanzie per chi compra da intermediari»

di Mario Fabbroni

L’Europa vuole vaccinarsi, anche in fretta. Ma le dosi scarseggiano un po’ ovunque, così sta diventando un pericolo acquistare «da intermediari». È allarme sicurezza nel Vecchio continante, con centinaia di offerte “non autorizzate” che appaiono da giorni su internet. Non solo sul cosiddetto “dark web”, ovvero la Rete nascosta che spesso porta a strade illegali. 


SOLO A GOVERNI. La faccenda è talmente seria che Pfizer, l’azienda americana in società con la tedesca BioNtech, è stata costretta a precisare: ««Durante la pandemia, i nostri contratti sono con i governi, e forniremo i vaccini secondo il canale da loro prescelto e i luoghi di vaccinazione designati, soggetti ad autorizzazione o approvazione regolatoria. Pfizer e BioNTech non stanno fornendo il loro vaccino al mercato privato in questo momento».


SPUTNIK CHI? Sta di fatto che si segnalano trattative più o meno alla luce del sole. Una confusione che crea danni. Non a caso Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha dichiarato: «Finora la Russia non ha chiesto all’Ema l’autorizzazione del vaccino Sputnik».

Anzi, questo giorno non sembra vicino: «Dovremmo ispezionare prima tutti i loro siti prodittivi, visto che Sputnik non nasce in nessuno stabilimento presente nei Paesi Ue. E chiaramente avremo bisogno pure di tutti i dati necessari per la verifica e quindi per l’eventuale autorizzazione».


CRESCONO LE FRODI. « Se un Paese, o una Regione, compra vaccini anti-Covid da intermediari, si assume tutti i rischi nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. Anche perché ci sono zero garanzie: anzitutto che si tratti davvero di vaccini anti-Covid e poi, nel caso in cui davvero si trattasse di vaccini e non di “bidoni”, sulla filiera e sulla loro corretta conservazione». È sempre la Von der Leyen a parlare, in modo molto diretto. «L’Olaf, l’Ufficio Europeo antifrode, sta indagando e sta dando consigli agli Stati membri su come identificare queste frodi». Forse anche per questo la Ue ha acquistato altre 300 milioni di dosi da Moderna: la metà, quindi 150 milioni di vaccini, dovrebbero essere disponibili già a luglio. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Febbraio 2021, 08:20
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