Operatrice No vax sospesa, si presenta in ospedale a Cagliari: arrivano i carabinieri. In Sardegna 700 sanitari senza vaccino

Cagliari, operatrice No vax sospesa si presenta in ospedale. In Sardegna 700 sanitari senza vaccino

Al lavoro senza vaccino, un altro caso. Si è presentata in reparto all'ospedale Brotzu di Cagliari nonostante la sospensione per la mancata somministrazione delle due dosi di vaccino. Di fronte alla richiesta di abbandonare la corsia intimata da un suo superiore, la dipendente ha fatto capire di non avere nessuna intenzione di muoversi o di voler parlare con qualcuno per spiegare la sua posizione. E allora dal Brotzu è partita la inevitabile richiesta di aiuto ai carabinieri. Anche loro hanno intimato alla lavoratrice di lasciare l'ospedale e questa volta la dipendente ha accolto l'invito. E' successo sabato nell'ospedale cagliaritano ed è il primo caso in Sardegna di dipendente rimandato a casa dopo la sospensione per mancato vaccino.

La procedura ormai è scattata: l'Ats ha inviato agli ospedali l'elenco dei dipendenti non vaccinati. E dalle direzioni sanitarie stanno arrivando nelle case dei lavoratori le lettere di sospensione senza retribuzione. Il provvedimento è valido sino al 31 dicembre, ma resta salva la possibilità di interrompere lo stop sottoponendosi alla doppia dose di vaccino. Solo una volta dimostrato di aver concluso il ciclo, il dipendente potrà tornare al lavoro. Complessivamente sono circa 750 gli operatori sanitari che dovrebbero essere destinatari del provvedimento di sospensione.

 

Sardegna, sanitari sospesi - Intanto, sono pronte le prime 57 lettere dell'Azienda per la Tutela della Salute in Sardegna, per la sospensione dal servizio dei medici e dei sanitari senza vaccino. Ma tra il personale che opera nelle strutture pubbliche e private accreditate, sono oltre 700 i lavoratori del settore che ancora non hanno ricevuto il vaccino anti Covid-19.

Al vaglio di apposite commissioni la posizione di chi ha prodotto una certificazione sanitaria, mentre in tanti si sono rifiutati di ritirare la raccomandata.

«I primi a essere sospesi - spiega il commissario straordinario di Ares Ats Sardegna, Massimo Temussi- saranno i dipendenti no vax che lavorano nelle strutture sanitarie del nord Sardegna: sono già pronte le prime lettere di sospensione dal servizio, di cui 17 destinate ai camici bianchi dipendenti di Ats Sardegna». Le altre lettere sono destinate a 8 medici convenzionati e 32 lavoratori dell'Aou di Sassari. «Per il personale che non si farà vaccinare, con la sola esclusione di quelli a cui non è possibile effettuarlo per specifici motivi sanitari, scatterà la sospensione immediata dello stipendio - conferma il commissario dell'azienda ospedaliero universitaria Antonio Lorenzo Spano - e i trasgressori saranno sottoposti anche a possibili sanzioni ancora più pesanti se dovessimo accertare che questa loro decisione possa determinare dei cluster all'interno dei nostri ospedali». Ancora work in progress, invece, per l'avvio dei procedimenti di sospensione degli operatori delle altre aree della Sardegna. Restano invece tanti i sanitari che, per svariati motivi, non hanno ancora ritirato la lettera: per questi scatta il sollecito, come previsto dalla normativa vigente, come ultimatum prima della sospensione con decorrenza immediata.

«Stiamo già varando un piano di riorganizzazione del personale nei reparti altamente critici - annuncia Temussi - Nel frattempo rivolgiamo un ultimo appello al senso deontologico di medici e infermieri perché si sottopongano al vaccino quanto prima, a tutela della loro salute e di tutti i pazienti. Ad oggi, oltre il 90% di coloro che sono ricoverati nei nostri ospedali non ha ricevuto il vaccino, molti di loro sono in gravi condizioni in terapia intensiva. Ci auguriamo che i sanitari riflettano su questi dati: l'auspicio è che il personale si vaccini per garantire un sistema sanitario senza rischi per i pazienti». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 19:04
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