Covid, circolare del ministero: mascherine, smart working e quarta dose. Tampone in aeroporto per chi viene dalla Cina

La circolare invita anche a garantire «un'adeguata ventilazione negli ambienti chiusi»

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di Redazione web

Covid, ecco il piano del ministero della Salute se la situazione dovesse peggiorare: mascherine al chiuso, smart working e quarta dose (o quinta) di vaccino. Uso delle mascherine al chiuso, dunque, e poi lavoro domiciliare e riduzione delle aggregazioni di massa, ventilazione degli ambienti chiusi e intensificazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid e di un'ulteriore dose per alcune categorie a rischio. Sono alcune delle azioni indicate dal ministero della Salute, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, nella circolare 'Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCoV2 nella stagione invernale 2022-23'. Il documento fornisce spunti per «predisporre a livello regionale un rapido adattamento di azioni e servizi nel caso di aumentata richiesta assistenziale».

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Scarica la circolare del ministero della Salute

Vaccinimascherine e smart working

L'utilizzo di mascherine, si legge nella circolare, «è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave». Analogamente, «nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti». Al momento in Italia l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie e Rsa.

La circolare invita anche a garantire «un'adeguata ventilazione negli ambienti chiusi, una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SarsCoV2 e di altri virus respiratori». Il ministero raccomanda inoltre la vaccinazione anti- Covid nella stagione invernale 2022-2023, con l'obiettivo di «continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall'ospedalizzazione».

Si raccomanda la somministrazione delle quarte dosi con i vaccini bivalenti alle categorie a rischio, ed un'ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente «è attualmente raccomandata alle seguenti categorie di persone che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall'ultima infezione: persone dagli 80 anni in su, ospiti Rsa, persone dai 60 anni in su con fragilità. Su richiesta dell'interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni, che hanno già ricevuto un secondo richiamo, potranno, comunque, vaccinarsi con una ulteriore dose di vaccino». Inoltre, dal 09/12/22 è stata estesa la raccomandazione della vaccinazione anti- Covid ai bambini nella fascia di età 6 mesi - 4 anni (compresi) che presentino condizioni di fragilità.

«Le Regioni verifichino posti letto, terapie intensive e personale»

Per l'inverno 2022-23, è «indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2». Lo afferma il ministero della Salute nella nuova circolare. In particolare si raccomanda la verifica dei posti letto in ricovero e terapia intensiva; l'approvvigionamento di dispositivi, farmaci, vaccini; la disponibilità di personale sanitario formato che «possa supportare reparti e servizi territoriali nel caso di un aumento dei casi tale da superare l'attuale capacità dei sistemi assistenziali».

Tra le misure di organizzazione dei servizi sanitari, il ministero indica anche la disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la disinfezione e sanificazione degli ambienti di soggiorno dei pazienti positivi e modalità e protocolli dell'assistenza a domicilio. È inoltre importante, si legge nella circolare, «sottolineare che l'assetto organizzativo dei servizi sanitari dedicati al Covid dovrà seguire dinamicamente gli andamenti della relativa domanda e della situazione epidemiologica, per limitare le ricadute della gestione della pandemia sulle cure di patologie diverse dal Covid e sulle liste d'attesa per le prestazioni programmate. A questo proposito si raccomanda lo stretto monitoraggio dell'andamento delle liste d'attesa per le prestazioni programmate di ricovero, ambulatoriali e di screening oncologico e l'attento aggiornamento dei piani di recupero».

Dunque, «sebbene l'evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile - conclude il ministero - il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l'influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SarsCoV2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione». Si evidenzia pertanto la necessità di «intensificare il sequenziamento al fine di raggiungere una numerosità sufficiente a identificare l'eventuale circolazione di nuove varianti» ed è «particolarmente importante evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l'incidenza di malattia grave da Covid-19 e le complicanze dell'influenza nelle persone a rischio, proteggendo soprattutto le persone più fragili».

In vigore i tamponi obbligatori all'aeroporto, norma in Gazzetta

In vigore i tamponi in aeroporto per la rilevazione del Covid-19 per i passeggeri provenienti dalla Cina.

L'ordinanza del ministro della Salute su 'Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'epidemia da Covid-19 concernenti gli ingressi dalla Cina' è infatti inserita nella Gazzetta ufficiale (GU Serie Generale n.303 del 29-12-2022) pubblicata oggi.

Ai fini della identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus Sars-Cov-2, prevede l'ordinanza, a tutti i soggetti in ingresso dalla Cina si applica la seguente disciplina: obbligo di presentazione al vettore all'atto dell'imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposti, nelle settantadue ore antecedenti l'ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare, o, nelle quarantotto ore antecedenti, ad un test antigenico effettuati per mezzo di tampone con risultato negativo; obbligo di sottoporsi ad un test antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell'arrivo in aeroporto, ovvero, qualora ciò non fosse possibile, entro quarantotto ore dall'ingresso nel territorio nazionale presso l'azienda sanitaria locale di riferimento; in caso di esito positivo del test antigenico, obbligo di sottoporsi immediatamente ad un test molecolare ai fini del successivo sequenziamento e ad isolamento fiduciario nel rispetto della normativa vigente; obbligo di effettuare un ulteriore test antigenico o molecolare con esito negativo per porre termine al periodo di isolamento.

«In Cina 9.000 morti al giorno»

In Cina è probabile che stiano morendo circa novemila persone al giorno a causa del Covid. Lo stima la società di ricerca britannica Airfinity, che appena pochi giorni fa aveva parlato di cinquemila morti al giorno. I decessi in Cina dal primo dicembre potrebbero aver raggiunto quota 100 mila per un totale di oltre 18 milioni di contagi, ha aggiunto la società. Prevedendo un picco di nuovi casi il 13 gennaio: 3,7 milioni al giorno. Lo riporta il Guardian.

Airfinity prevede che i decessi in Cina raggiungeranno il picco il 23 gennaio e saranno circa 25.000 al giorno. Dal 7 dicembre le autorità di Pechino hanno riportato ufficialmente solo dieci morti a causa della pandemia. Nettamente più basse anche le cifre ufficiali sui contagi diffuse da Pechino, che sono nell'ordine di qualche decina di migliaia ogni giorno, da quanto è stata abbandonata la politica dei tracciamenti di massa, ha ricordato il Guardian.

 

Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Gennaio 2023, 15:40
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