Covid, Rt scende ancora a 1,1: Italia tutta bianca. Salva anche la Sicilia. Lazio a rischio basso

Rt scende ancora a 1,1: Italia tutta bianca. Sicilia salva, Lazio a rischio basso

L' Rt scende ancora e si attesta ad 1,1. Il tasso di contagio, infatti, la settimana scorsa era ad 1,27. Confermata quindi una tendenza in atto già da alcune settimane (il 6 agosto era ad 1,56) e porta la replicazione del virus quasi a livelli soglia. È quanto emerge dalla bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia Covid in Italia. «Nel periodo 28 luglio-10 agosto, l' Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,1 (range 1,00- 1,27) - si legge - in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica», viene precisato. Valori all'esame oggi della Cabina di regia.

Rt, Italia tutta bianca

Italia tutta bianca. Non ci sarebbe, infatti, un cambio di colore per la Sicilia da bianco a giallo in base ai dati del monitoraggio settimanale ora all'esame della cabina di regia. Secondo quanto si apprende i parametri sarebbero ancora dentro le soglie.

I dati

«I tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento», ma «l'attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato». In questi giorni alcune regioni, come Sicilia e Sardegna, hanno visto le loro percentuali su questi due indicatori della situazione ospedaliera ballare sul filo delle soglie massime definite dai nuovi parametri per il passaggio in zona gialla, ma nella bozza del monitoraggio si legge che «nessuna regione/provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica».

Il tasso di occupazione in terapia intensiva, a livello nazionale, è in aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate che è salito da 322 (dato al 10 agosto) a 423 (dato al 17 agosto). La media nazionale del tasso di occupazione in aree mediche aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è cresciuto da 2.880 (il 10 agosto) a 3.472 (il 17 agosto).

«La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica», viene puntualizzato nella bozza in relazione all'indice Rt ospedaliero.

Si osserva comunque «una diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero», che si attesta a 1.08 (dato al 10 agosto) contro il precedente valore di 1.2 (dato al 3 agosto).

 

 

La mappa delle Regioni

Sono 18 le Regioni/PA classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni (Lombardia, Veneto e Lazio) risultano classificate a rischio basso, secondo i dati contenuti nella bozza del monitoraggio. Inoltre nessuna Regione/PA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica« ma i tassi salgono: in intensiva aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero), da 322 ricoverati (10 agosto) a 423 (17 agosto), in aree mediche a 6,2% (da 2.880 a 3.472); in 12 Regioni/PA allerte di resilienza. Nessuna con molteplici allerte.

Variante Delta prevalente 

«La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale». Nella bozza si sottoline anche che «una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità». Opportuno, dunque, «realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 19:35
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