Covid, lo studio dalle fogne: «In Italia 4 ondate Omicron in un anno, ecco quando». Le ultime varianti: cosa sappiamo

Guardando ai grafici a corredo del bollettino, i rialzi corrispondono a gennaio, aprile, luglio e settembre 2022

Covid, lo studio dalle fogne: «In Italia 4 ondate Omicron in un anno, ecco quando». Le ultime varianti: cosa sappiamo

Dal primo ottobre 2021 al 30 settembre 2022 le concentrazioni del coronavirus pandemico nelle acque reflue analizzate lungo la Penisola hanno evidenziato «quattro incrementi consistenti, in linea con l'andamento dei contagi» Covid «nella popolazione e in corrispondenza con la diffusione delle sottovarianti Omicron» BA.1, BA.2 e BA.4/5. Quattro ondate in un anno, 'raccontate' dalle fogne d'Italia secondo quanto emerge dall'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di sanità.

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Quattro ondate di Omicron in un anno

Nell'anno di sorveglianza l'analisi dei trend è stata effettuata dal network nazionale di sorveglianza ambientale Sars-CoV-2 su quasi 10mila campioni di acque reflue raccolti in 167 impianti di depurazione di 20 regioni/province autonome. Su un totale 9.374 campioni esaminati, 8.315 (88,8%) sono risultati positivi all'Rna del virus e «l'andamento nazionale delle concentrazioni di Sars-CoV-2 - si legge nel report - ha mostrato» appunto «quattro diverse 'onde' associate all'emergenza e alla diffusione delle diverse sottolinee Omicron», ossia Omicron 1, 2, 4 e 5.

Guardando ai grafici a corredo del bollettino, i rialzi corrispondono a gennaio, aprile, luglio e settembre 2022. «I dati ambientali a livello nazionale - scrivono gli autori - hanno mostrato tendenze al rialzo e al ribasso delle concentrazioni di Sars-CoV-2 nelle acque reflue nei 12 mesi di sorveglianza, riflettendo i trend dei casi clinici» di Covid-19 «osservati nella maggior parte delle regioni/pa». Nonostante i limiti del sistema, per il quale l'Iss rileva comunque un miglioramento (in termini di «tempi di trasmissione dei dati» e di «progressivo e significativo incremento» del numero di regioni/pa coinvolte nella sorveglianza, inizialmente incompleto, del numero di punti di campionamento inclusi e della capacità analitica dei laboratori), secondo gli esperti i risultati confermano che «la sorveglianza ambientale può completare con successo gli strumenti utilizzati per la sorveglianza integrata di Covid-19». E «lo sviluppo di un nuovo indicatore Rt-acque reflue, attualmente in fase di ultimazione, fornirà un strumento aggiuntivo per utilizzare i dati di sorveglianza ambientale a supporto delle decisioni di salute pubblica».

Il 2022 l'anno della svolta: le ultime varianti

Il 2022 si è aperto con un'ondata di Covid in corso, Green pass e mascherine obbligatorie anche all'aperto. Si chiude con l'obbligo di indossarle solo in ospedali e Rsa, e bollettini settimanali a scandire l'andamento del virus. A gennaio Omicron 2 muoveva i suoi primi passi (il suo exploit sarà a marzo). A dicembre si contano oltre 500 discendenti Omicron e oltre 60 ricombinanti della variante più longeva di Sars-CoV-2 - che ha portato alle stelle i numeri toccati nei picchi precedenti - e la dominante Omicron 5 è insidiata in particolare da due di loro, a cui i social hanno attribuito nomi altisonanti: Cerberus (BQ.1) soprattutto, ma anche Gryphon (XBB) è osservata speciale.

«Sicuramente questo è stato l'anno della svolta sulla pandemia e su questo non vi è nessun dubbio», commenta all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, tirando le somme di un 2022 agli sgoccioli. Un finale sul quale incombe lo spettro della Cina, alle prese con un'esplosione di contagi. La vita di tutti i giorni, intanto, scorre. E solo 12 mesi fa era tutto diverso: l'Italia era divisa in zone da rosse a bianche, l'Ecdc aggiornava le sue mappe colorando di rosso scuro pezzi di continente ad alto rischio Covid. Si dibatteva di vaccinazione nei bimbi, mai decollata del tutto, e di booster e categorie da coprire.

A inizio febbraio debuttava la pillola antivirale Paxlovid* e per cominciare a vedere i volti interamente scoperti delle persone in strade, piazze e parchi bisognerà aspettare metà febbraio. E poi giugno per incontrarsi anche al chiuso senza protezioni, salvo in alcuni luoghi come mezzi di trasporto (fino all'1 ottobre), ospedali e Rsa dove l'obbligo di mascherina resiste. «Abbiamo vissuto di rendita almeno in Italia sulla straordinaria campagna vaccinale fatta nel 2021 - analizza Bassetti - Quindi sicuramente da questo punto di vista credo che possiamo essere molto contenti di quello che abbiamo fatto nel 2021. In questo finale del 2022 evidentemente molti hanno deciso di non fare il richiamo, soprattutto fra coloro a cui il richiamo era indirizzato. E questo dispiace. Io mi auguro che queste persone, soprattutto le più fragili e le più anziane, si sapranno mettere al sicuro presto».

«Credo in ogni caso - riflette l'infettivologo - che sia stato un 2022 in cui siamo veramente usciti dall'emergenza e questo Natale ne è la prova.

Un Natale in cui si è ritornati alla vita di prima». «Certo - osserva Bassetti - quello che sta succedendo in Cina impressiona: sembra di aver messo indietro le lancette dell'orologio esattamente a 3 anni fa. Perché, se lo ricordate, i primi casi e le prime avvisaglie che qualcosa stava andando male avvenivano proprio nel periodo natalizio del 2019. E un pò mi spaventa vedere un virus così contagioso che sta facendo milioni di contagi e soprattutto così tanti decessi» anche se i numeri adesso non sono più chiari, «con gli ospedali e le terapie intensive in affanno, e il Capodanno cinese alle porte tra 20-25 giorni, che provocherà ovviamente un incontro col virus da parte di moltissima gente». Tutto questo «un pò mi spaventa perché potremmo avere evidentemente delle varianti più contagiose e magari più resistenti ai vaccini», spiega l'infettivologo che auspica l'impegno dell'Organizzazione mondiale della sanità e del mondo per un supporto al gigante asiatico. Anche perché, ribadisce, non si può dimenticare la lezione della pandemia: «Il mondo è globale - ripete - e se le cose vanno male rischiano di ritornarci indietro anche peggio».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Dicembre 2022, 16:03
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