Csp, il deficit cresce e non c'è accordo sulla ricetta di rilancio

Csp, il deficit cresce e non c'è accordo sulla ricetta di rilancio

di Andrea Benedetti Michelangeli
Il futuro di Civitavecchia servizi pubblici, la municipalizzata del Comune, rimane molto incerto. A preoccupare è soprattutto la prima relazione fatta dal nuovo Cda e in particolare del neo presidente Antonio Carbone, che ha parlato di un deficit per il 2019 sostanzialmente doppio rispetto a quello dichiarato dal precedente management (quasi due milioni e non uno come annunciato dal precedente amministratore delegato Francesco de Leva) e indicato una serie di azioni per il rilancio dell'azienda.
Il problema è che le prime reazioni in maggioranza sono state piuttosto critiche. Il Polo democratico, ribadito che la società va resa efficiente e che vanno salvaguardati i posti di lavoro, chiede alla dirigenza un precisio piano di risamento e di ristrutturazione aziendale. La Lega, invece, fa un altro ragionamento. Secondo il partito del sindaco, infatti, le linee guida spettano al Comune, mentre il Cda ha solo un compito gestionale. Inoltre si dice in disaccordo con l'idea dei vertici di Csp di aggiungere nuove figure dirigenziali .La Lega ritiene che ci si debba piuttosto concentrare su tutto il personale, facendo svolgere agli addetti i ruoli per i quali sono deputati, non aumentando i generali ma chiedendo ai soldati di remare tutti dalla stessa parte, senza aggiungere costi e salvando la società dal fallimento.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 12:51
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