Esorcismi, violenze e abusi:
don Michele Barone resta in cella

Esorcismi, violenze e abusi: don Michele Barone resta in cella

di ​Mary Liguori
Don Michele Barone resta in carcere e il vicequestore Luigi Schettino ai domiciliari. Confermati anche il divieto di avvicinamento e la sospensione della potestà genitoriale per la madre e il padre della 14enne vittima di violenze e abusi spacciati per riti esorcistici. Il Tribunale del Riesame di Napoli (VIII sezione, primo collegio, giudici Pepe, Di Benedetto e Iorio) hanno condiviso punto per punto il quadro accusatorio tratteggiato dai pm di Santa Maria Capua Vetere diretti da Maria Antonietta Troncone (aggiunto Alessandro Milita, sostituti Alessandro Di Vico e Daniela Pannone).

Respinte le richieste di annullamento avanzate dalla difesa, dunque, ma per il solo Schettino l’avvocato Carlo De Stavola è riuscito a ottenere la riqualificazione dell’accusa di violenza e minacce in violenza privata. Regge, dunque, il primo esame l’inchiesta sugli esorcismi non autorizzati che avrebbero comportato una serie di maltrattamenti definiti paragonabili a torture medievali. La storia della 14enne, sulla quale reggono i capi d’accusa, è solo la punta di un iceberg. Dal luglio del 2017, la Procura indaga sul tempio di Casapesenna e sugli strani giri messi su da Barone. E dopo gli arresti si è appreso di altre potenziali vittime. Nel periodo successivo l’arresto, inoltre, la squadra mobile di Caserta, coordinata da Filippo Portoghese, ha trovato anche dei video in cui sono registrati i violentirituali eseguiti da don Barone e dalla sua setta. Immagini che sono state trasmesse al Riesame insieme alle intercettazioni a carico del prete e del poliziotto. Materiale che i giudici devono aver ritenuto altamente probatorio e che hanno portato alla conferma delle misure cautelari spiccate dal gip che, peraltro, tre giorni fa ha firmato una seconda ordinanza per gli indagati che rispondono ora anche dell’aggravante della lesione permanente per aver sfigurato irrimediabilmente la ragazzina al centro della vicenda. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Marzo 2018, 14:00
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