Lucid Air, l'elettrica delle meraviglie: prestazioni senza rivali, autonomia di quasi mille km

Lucid Air, l'elettrica delle meraviglie: prestazioni senza rivali, autonomia di quasi mille km

di Giorgio Ursicino

C’erano una volta le “start-up”. Aziende che si inserivano in nuovi segmenti di mercato, puntando sulla gioventù del management e sull’agilità dell’organizzazione. Avventure che si facevano largo fra i vecchi colossi perché spinte dal coraggio e l’intraprendenza dei protagonisti. Ora qualcosa è cambiato, partendo dalla mobilità individuale. Uno dei settori più maturi, con oltre un secolo di storia alle spalle e una capacità di fare profitti marginale, tanto che, tranne qualche rara eccezione, garantiva margini ad una sola cifra. Un comparto un po’ statico, propenso più all’evoluzione che all’innovazione, che attirava pochi investimenti nel mercato finanziario dei capitali da doversi per forza autofinanziarsi. Adesso lo scenario è talmente diverso che gli ultimi arrivati sono considerati i primi ed anche gli antichi players fondano nuove società per evidenziare il cambiamento e dare un taglio con il passato. Tesla è la fotografia di questo fenomeno.

Un costruttore che opera da meno di un decennio, ma che vale alla borsa di New York più di tutte le altre case messe insieme. Un guizzante colosso che capitalizza quasi 600 miliardi, ma che un anno fa aveva infranto la barriera dei mille, diventando la realtà automotive più preziosa della storia. Un fenomeno isolato? Niente affatto. Ora ha anche un delfino, pronto a sorprendere almeno quanto l’apripista. In realtà, lo schema del business è molto simile. Anzi, quasi lo stesso. La Compagnia si chiama Lucid Motors, ha le radici piantate nella Atevia nata nel 2007 e iperspecializzata nel business sbocciante della mobilità ecologica. La start up si occupava di propulsori elettrici e batterie per i veicoli ad emissioni zero i cui ciclopici costruttori erano ignari della materia.

Qualche anno dopo, nel 2016, la Atevia cambiò nome e divenne Lucid Motors per evidenziare la trasformazione dei target e, addirittura, della missione aziendale.

Anche la realtà con sede a Newark, in California, decideva di fare il grande passo e di sfruttare le esperienze acquisite nella mobilità ecologica per diventare produttore. La prima Lucid si chiama Air ed ha tutti gli ingredienti per sorprendere. Oltre ad essere lo stato dell’arte dell’auto ad elettroni, punta a diventare leader come vettura premium e di lusso già al suo esordio. Un obiettivo talmente ambizioso da diventare quasi arrogante che però sembra avverarsi. La Air ha vinto il riconoscimento “Car of the Year 2022” assegnato dalla Motortrend, superando rivali di marchi consolidati come Mercedes, Porsche e Honda. Alla faccia della start up. La Air è in produzione dal tramonto dello scorso anno, ma finora è stata consegnata in poche migliaia di esemplari, in particolare sul mercato domestico.

La società capitalizza quasi 20 miliardi, ma al lancio del primo modello, solo 12 mesi fa, è arrivata a sfiorare i 100 al Nasdaq, più di tutti i rivali tradizionali esclusa la Toyota. Il suo futuro è fra Usa e Arabia Saudita, la Air è un modello proposto in diverse versioni dal costo e dalle prestazioni profondamente differenti. La Sapphire, al top, costa 250 mila dollari (in euro più o meno la stessa cosa), né servono 25 mila per prenotarla, ed è al top per tutte la caratteristiche: ha oltre 1.200 cavalli, accelera da 0 a 100 in meno di 2 secondi, un cx record inferiore a 0,20, un’autonomia da primato di almeno 800 km e una velocità massima in scioltezza di più di 300 km/h.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Novembre 2022, 16:33
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