Fred Vasseur, prima "uscita" da team principal Ferrari: «L'obiettivo sono i due titoli, non ci sono gerarchie fra i piloti»

Fred Vasseur, prima "uscita" da team principal Ferrari: «L'obiettivo sono i due titoli, non ci sono gerarchie fra i piloti»

di Giorgio Ursicino

Il primo giorno di scuola per Fred Vasseur, l’uomo che ha vissuto fra pistoni e trofei. Pressione? Neanche a parlarne. Il francese è rilassato in sella al Cavallino, come un orsacchiotto che ha appena messo le zampe su un barattolo di miele. Un’esistenza passata a vincere tutto nelle formule minori avendo avuto in squadra tutti i migliori. E piazzando in bacheca una raffica di campionati. Con Frederic hanno conquistato il titolo Rosberg e Hamilton, Hülkenberg e Vandoorne, Bottas e Ocon, Leclerc e Russell. Lui un driver lo valuta per come impugna il volante. La prima uscita pubblica da nuovo boss di Maranello è un’ora con sorriso stampato sulla faccia.

Sa che è la sfida più importante della sua carriera?

«Sì, ho fatto tante cose, ma per chi è in Formula 1 arrivare alla Ferrari è il massimo. Sei molto esposto, le aspettative sono molto alte. L’obiettivo è chiaro: bisogna vincere, la gare e anche il campionato, un compito impegnativo».

Sono tre settimane che è a Maranello, che impressione ha avuto?

«Il potenziale è alto, il team è grande. Ho avuto modo di conoscere personalmente solo un piccola parte della squadra, devo relazionarmi con tutti. La sensazione è positiva».

Lei in Ferrari è team principal e general manager non è però Ceo. Chi è l’ad della Scuderia?

«La Scuderia non è una società autonoma, non è obbligatorio avere un Ceo. Il team è un dipartimento dell’azienda che già ha il suo Ad. C’è un po’ di confusione: il mio ruolo è chiaro ho la responsabilità della squadra e il target di vincere».

Parliamo dei piloti, Charles sarà la prima giuda?

«Credo che il Cavallino abbia il potenziale per schierare due vetture uguali, al top. L’obiettivo è solo vincere, non è importante se con Carlos o Charles. La mia strategia è sempre stata la stessa, non esistono prime o seconde guide, lo stabilirà il campionato se qualcuno deve essere aiutato».

Quale è la sua relazione con il presidente Elkann e che rapporto ha con Benedetto Vigna?

«John lo conosco da tempo, il title sponsor del team dove lavoravo era l’Alfa Romeo e ho avuto modo di confrontarmi con lui. Con Benedetto ho meno frequentazione, ma tutti sanno quanto è importante per questa azienda quindi mi relazionerò con lui per avere una stretta collaborazione».

Che rapporto ha con Wolff, un personaggio importante in F1?

«Il mio rapporto con Toto è buono. Abbiamo molte occasioni per confrontarci e combattere in pista, ma questo non deve incidere sulle relazioni personali».

Che sensazioni ha per la stagione che sta per iniziare?

«La nuova monoposto è quasi pronta, io non ho partecipato al lavoro di sviluppo, ma sono fiducioso che sia stato fatto tutto al meglio. Non sappiamo gli altri: solo in Bahrain avremo una percezione più precisa della situazione».

Quale è stata la prima decisione da team principal della Ferrari?

«Prendere velocemente lezioni di Italiano...».

Perché la Ferrari ha pensato che lei è l’uomo giusto per tornare a vincere?

«Questo lo dovete chiedere a John. Comunque la mia carriera può parlare per me: non sono un aerodinamico, un meccanico, un capo disegnatore, il mio compito è mettere tutti nella condizione migliore per vincere.

Sono trent’anni che faccio questo lavoro».

Quanto ha influito nella decisione di prendere lei il fatto che è francese?

«Non penso. Io conosco Charles da più di 12 anni, da quando andava sul kart, ma sono qui non per mettere Leclerc nelle migliori condizioni, ma per riportare alla vittoria la Ferrari».

Ha parlato con Binotto?

«Con Mattia ho parlato molte volte, ma non ultimamente. Ho un buon rapporto con lui. Ci siamo incontrati quando sono arrivato a Maranello, un paio di settimane fa, lui era ancora qui».

Quando Jean Todt è arrivato alla Ferrari, ha subito chiarito che lui avrebbe parlato solo con il presidente. Farà per lei così?

«Certo che no, quelli erano altri tempi, sono passati oltre trent’anni. Il mio riferimento è il Ceo Benedetto Vigna, avrò un ottimo rapporto con lui».

Il Cavallino inizia il 2023 per vincere entrambi i campionati?

«Ne abbiamo parlato con John e Benedetto. Quando si ha una tradizione come la Ferrari e si hanno mille persone che lavorano, l’obiettivo deve assere sempre quello massimo. Certo, c’è la Mercedes e c’è la Red Bull e alla fine può vincere solo uno, ma non si può partire con un target inferiore a questo».

Parliamo di Carlos

«Stimo molto Sainz, nel 2016 quando ero alla Renault mi sono impegnato per averlo, ma quando lui è venuto, io sono andato via. Due anni in Ferrari ha fatto bene, ha un buon feeling con Leclerc, lavorano bene insieme».

Quale è la strategia per il direttore tecnico?

«È una questione sul tavolo, decideremo il da farsi».

La Ferrari non sembra avere un buon rapporto con la FIA?

«Anche questo farà parte del mio lavoro. È importante avere buone relazioni con tutti i protagonisti della F1, il mio approccio è sempre stato così».

Quale è il suo rapporto con Tavares, il Ceo di Stellantis?

«Conosco Carlos da molto tempo siamo amici, niente di più. è un grande appassionato di motorsport, ho contatti con lui dagli anni Novanta, dai tempi della Formula Renault».

Avete due driver con il contratto in scenza alla fine del prossimo anno. Come intende regolarsi?

«Non è la mia priorità. E nemmeno quella dei piloti credo. Cerchiamo di fare un buon lavoro e poi vedremo come regolarci per il 2025 o 2026».

Todt ha impiegato sei anni per vincere con la Ferrari. Ci vorrà altrettanto?

«Era una situazione diversa, trenta anni fa...».

Dorme la notte o sente la pressione per il nuovo incarico?

«Dormo abbastanza bene grazie. In questo lavoro tutti sono sotto pressione, chi non la sente fa meglio a cambiare».

Todt arrivò a Maranello con una Mercedes. Lei in Ferrari?

«No, con la Stelvio, è una buona macchina».

Ci dice il nome della nuova monoposto?

«Sarà un Ferrari».


Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Gennaio 2023, 14:09
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