Donazione di ovociti, come si fa in Italia e quali sono i requisiti

Donazione di ovociti, come si fa in Italia e quali sono i requisiti
Donare gli ovuli è una pratica poco diffusa in Italia, eppure è un gesto di grandissimo altruismo verso donne che non possono avere figli, che devono ricorrere alla fecondazione eterologa e che non hanno grandi disponibilità economiche.

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Per lo più gli ovociti arrivano in Italia dall'estero, con dei costi decisamente maggiori rispetto a quelli che si avrebbero se arrivassero dallo stesso paese. Come fare quindi a donare e come si fa? Di solito le donatrici devono essere donne in età fertile e non troppo in là con gli anni. Per donare ci si sottopone a un trattamento ormonale in modo da sviluppare un numero sufficiente di ovuli. Il trattamento di stimolazione dev’essere controllato e, per questo, si devono realizzare varie visite successive. Di la durata è tra i 12 e i 15 giorni e dopo altrettanti giorni torna regolarmente il ciclo.

Una volta incontrata una potenziale donatrice, per concludere con successo la donazione, é necessario sincronizzare i cicli mestruali delle due donne. Perciò, affinché donatrice e beneficiaria siano nella stessa fase del ciclo é necessaria una terapia farmacologica adeguata che permetta la sincronia in modo facile ed efficace. Gli ovuli non possono essere conservati quindi questa sincronia è importante.

Possono donare tutte le donne tra i 18 e i 35 anni di età che siano in buono stato psico-fisico, che abbiamo firmato il contratto e che abbiano capacità giuridica per dare la loro autorizzazione. Si cercherà di trovare donne compatibili per statura, peso, colore della pelle e altre caratteristiche fisiche. Ad ogni donatrice vengono fatte delle analisi per verificare lo stato di salute. In Italia ci sono delle cliniche specializzate che si occupano di svolgere questi controlli e che aiutano le donatrici a mantenere l'anonimato garantendo loro assistenza medica, e ovviamente anche le future madri
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Giugno 2018, 15:32
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