Si può fare il bagno in mare dopo aver mangiato? Ecco cosa dicono gli esperti

La digestione non sarebbe responsabile del malore in acqua, ma lo choc termico tra la temperatura del corpo e dell'acqua

Si può fare il bagno in mare dopo aver mangiato? Ecco cosa dicono gli esperti

di Paolo Travisi

Quanto tempo bisogna aspettare prima di fare un tuffo in mare o in piscina con lo stomaco pieno? Una domanda che ci assilla dall'infanzia con le tre ore dopo il pranzo, imposte dalla classica regola dei genitori. Ma è davvero rischioso fare il bagno dopo aver mangiato? Sembra che non ci siano delle vere e proprie evidenze scientifiche al riguardo, tanto che le famigerate due o tre siano piuttosto il risultato di una credenza popolare tramandata da generazione a generazione. Ma sul tema si è interrogato l'autorevole quotidiano spagnolo El Pais, che tenta di darci una risposta in pieno clima agostano.

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Verità e bufale

Il giornale cita alcune ricerche in materia, tra cui una pubblicata sull'International Journal of Aquatic Research and Education, secondo cui «non sono stati registrati casi in cui mangiare prima di nuotare abbia causato o contribuito ad annegamenti fatali o non fatali». Dunque l'indigestione a stomaco pieno è una bufala?

Jesús Sueiro, portavoce dell'Associazione galiziana di medicina di famiglia e di comunità fa riferimento ad un altro elemento molto noto soprattutto a chi pratica attività sportive in acqua e precisa che la questione «ha più a che fare con lo choc termico, con l’entrare improvvisamente in acque molto fredde. È un collasso circolatorio, si verifica ipotensione o un calo della pressione sanguigna, una sorta di sincope. Possono verificarsi vertigini, persino vomito e, se sei in acqua in quel momento, può causare annegamento a causa della perdita di coscienza», precisa lo specialista. Questo spiegherebbe un altro rimedio popolare, quello di bagnarsi lo stomaco e le braccia con l'acqua poco prima di tuffarsi integralmente, per far abituare il corpo alla temperatura.

«Quando abbiamo mangiato, l'apparato digerente ha bisogno di una maggiore concentrazione di sangue e ossigeno, il che ci rende assonnati, ad esempio.

Così nel cervello c'è meno apporto. Se svolgiamo un'attività fisica, quello che stiamo facendo è che i gruppi muscolari che agiscono in quell'attività avranno bisogno anche di un apporto di ossigeno e sangue e aumenteranno la frequenza respiratoria e cardiovascolare. A scapito di cosa? A scapito di tale attività digestiva», afferma Alberto García Sanz della Scuola Spagnola di Soccorso e Primo Soccorso.

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Come e quando tuffarsi

E' evidente che dopo aver mangiato qualsiasi sport potrebbe causare una serie di disturbi, come nausea, vomito, vertigini, ma se corriamo non succede nulla di grave, se invece nuotiamo possiamo perdere coscienza ed annegare. Ma il colpevole non è un solo fattore, ma tre fattori da considerare nell'insieme: la temperatura, l'attività fisica e il cibo. 

«La raccomandazione generale è di non fare esercizio fisico dopo aver mangiato o qualsiasi cosa che possa causare stress fisiologico, e ciò includerebbe l'ingresso in acqua improvviso e uno choc termico quando l'acqua è fredda, cioè al di sotto dei 24ºC», afferma Luis Miguel Pascual nell'articolo di El Pais perché la differenza tra la temperatura corporea e quella dell'acqua causerebbero il problema una volta dentro il mare o la piscina. Dunque secondo l'articolo del giornale spagnolo la digestione non c'entra nulla, ma è consigliabile entrare in acqua progressivamente, mai con un bel tuffo rigenerante si, ma pericoloso.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Agosto 2022, 16:19
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