Ogni periodo storico va contestualizzato e analizzato per quanto incide sulle nostre vite. La pandemia che ci espone, ogni giorno, alla fragilità personale e collettiva ci ha scaraventato violentemente di fronte alla riflessione sulla malattia.
"Tutta mia la città" è un progetto fotografico di Raffaele Marino nato durante la prima fase della pandemia. Una performance partita dalla ricerca di una reazione umana slegata dal rimpianto, "personalmente non mi do mai per vinto e in questi mesi ho sempre cercato, nelle persone che ho incontrato, una reazione, una scintilla che potesse accendere l'animo anche quando tutto sembra negato, quando, all'improvviso, si inizia ad apprezzare qualcosa che non si ha più! Perché, anche se può sembrare assurdo, anche questo momento storico ci sta facendo vivere quel "qualcosa" che non avremo più".
La protagonista delle foto, Giulia Napolitano ha impersonificato quell'occasione, facendo sentire la sua voglia di libertà mentre si "riprende" la sua città camminando tra le strade e ammirando le meraviglie.
La modella che passeggia tra il Gianicolo e Castel Sant'angelo, si ferma ad ammirare il Colosseo vestita delle sole luci della sera, un'immagine di questo momento storico che Raffaele Marino usa per metterci in discussione, perché "sarebbe giusto spogliarsi di ogni pregiudizio e di ogni attaccamento al passato per rinascere davvero - commenta Marino - quello che saremo dopo tutto, alla fine di questa pandemia, sarà fatto anche di tutte le riflessioni, le paure e le speranze che oggi stiamo vivendo".
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Novembre 2020, 21:28
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