«Abbiamo un lungomare che ci invidiano e molte persone partono da Roma per venire a passeggiare e osservare le onde che si infrangono sulle scogliere nelle giornate di sole – commenta il residente Franco Stazi -. Purtroppo la forte presenza di sabbia non consente di camminare agevolmente. In difficoltà anche i runner e le persone che pedalano sulla pista. Come cittadini siamo oramai abituati a questo degrado però mi domando da tempo per quale motivo non si riesca a tenere in ordine la litoranea in questo particolare periodo dell’anno. Una cosa è chiara: non c’è molta attenzione al decoro della litoranea».
Sull’arenile di Isola Sacra, Fiumicino e Focene le cose non vanno meglio a causa dei detriti.
Catturano poi l’attenzione i giganteschi tronchi portati sul litorale dalle piene del Tevere e depositati lungo la costa mentre alcuni arbusti invece sono stati bloccati dalle scogliere. Approfittando delle giornate di sole alcuni previdenti titolari di chioschi dell’Isola Sacra hanno vagliato l’arenile per impedire che la sabbia ricopra l’immondizia. Tra le spiagge attrezzate Papaya e Timone c’è chi si è invece divertito a mettere insieme i rifiuti “seminati” sulla riva nella speranza che l’amministrazione provveda alla loro rimozione. «Vuoi sapere come va a finire? – si chiede sorridente un passante – Una di queste sere quella legna prenderà fuoco. È già successo altre volte».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Gennaio 2020, 12:16
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