Tragica corsa dei tori a Valencia, uomo incornato e ucciso. Amadeo lascia due figli
La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato scorso. Alcuni spettatori hanno ripreso i tragici momenti con un video, poi pubblicato sul web. Ciò che non si vede nel filmato è che il toro, dopo essere stato liberato, è rimasto stranamente immobile invece di iniziare a correre. Per questo motivo Amadeo, grande amante dei tori e dei cavalli e con un minimo d'esperienza anche nell'allevamento, aveva deciso di stimolare il toro. L'animale, a questo punto, come imbizzarrito, è diventato improvvisamente una furia e ha puntato l'uomo, che aveva ben poche possibilità di scampare all'attacco.
La strada in cui si trovava, infatti, è molto stretta e il toro lo ha costretto a chiedere disperatamente aiuto al portone di una casa. In pochi, drammatici istanti si è quindi consumata la tragedia, con l'uomo ripetutamente incornato, trascinato e schiacciato dall'animale. Solo l'intervento di altri partecipanti ha consentito di distrarre il toro e consentire i primi soccorsi al 46enne, ma la situazione appariva decisamente disperata. L'uomo, che per l'incornata aveva riportato la recisione dell'arteria femorale, un trauma cranico e fratture alle vertebre, è stato trasportato in ospedale prima a Sagunto e poi, dopo essere entrato in una crisi cardiorespiratoria, trasferito d'urgenza a Valencia. Poco dopo l'arrivo nel nosocomio del capoluogo valenciano, però, Amadeo A.C. è morto: come riportano media locali ed esteri, lascia due figli.
Dati ufficiali alla mano, tra corride e feste popolari sono 33 i morti e oltre 6500 i feriti, nella sola regione valenciana. Un folklore crudele verso gli animali e soprattutto pericolosissimo per l'uomo, ma difficile da estirpare in realtà dove è radicato da secoli. Nel 2010, infatti, tanto per non farci mancare scontri tra la Catalogna e lo Stato spagnolo, la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo un provvedimento della Generalitat che mirava a mettere un significativo freno all'utilizzo dei tori per le feste popolari: la giustificazione fu proprio il riconoscimento della tauromachia come patrimonio culturale da tutelare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2017, 14:21
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