Tragica corsa dei tori a Valencia, uomo incornato e ucciso. Amadeo lascia due figli

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Una tradizionale festa popolare a tema taurino si è trasformata molto presto in una tragedia avvenuta davanti agli occhi di persone di tutte le età, bambini compresi. Il 46enne Amadeo A.C., infatti, è stato incornato e ucciso dal primo dei tori che vengono liberati nelle strade in occasione del Bous, una festa di quartiere che si tiene ogni anno nella cittadina di Puçol, nella Comunità Valenciana.



La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato scorso. Alcuni spettatori hanno ripreso i tragici momenti con un video, poi pubblicato sul web. Ciò che non si vede nel filmato è che il toro, dopo essere stato liberato, è rimasto stranamente immobile invece di iniziare a correre. Per questo motivo Amadeo, grande amante dei tori e dei cavalli e con un minimo d'esperienza anche nell'allevamento, aveva deciso di stimolare il toro. L'animale, a questo punto, come imbizzarrito, è diventato improvvisamente una furia e ha puntato l'uomo, che aveva ben poche possibilità di scampare all'attacco.



La strada in cui si trovava, infatti, è molto stretta e il toro lo ha costretto a chiedere disperatamente aiuto al portone di una casa. In pochi, drammatici istanti si è quindi consumata la tragedia, con l'uomo ripetutamente incornato, trascinato e schiacciato dall'animale. Solo l'intervento di altri partecipanti ha consentito di distrarre il toro e consentire i primi soccorsi al 46enne, ma la situazione appariva decisamente disperata. L'uomo, che per l'incornata aveva riportato la recisione dell'arteria femorale, un trauma cranico e fratture alle vertebre, è stato trasportato in ospedale prima a Sagunto e poi, dopo essere entrato in una crisi cardiorespiratoria, trasferito d'urgenza a Valencia. Poco dopo l'arrivo nel nosocomio del capoluogo valenciano, però, Amadeo A.C. è morto: come riportano media locali ed esteri, lascia due figli.

Dati ufficiali alla mano, tra corride e feste popolari sono 33 i morti e oltre 6500 i feriti, nella sola regione valenciana. Un folklore crudele verso gli animali e soprattutto pericolosissimo per l'uomo, ma difficile da estirpare in realtà dove è radicato da secoli. Nel 2010, infatti, tanto per non farci mancare scontri tra la Catalogna e lo Stato spagnolo, la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo un provvedimento della Generalitat che mirava a mettere un significativo freno all'utilizzo dei tori per le feste popolari: la giustificazione fu proprio il riconoscimento della tauromachia come patrimonio culturale da tutelare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2017, 14:21
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