Pocho, il cane poliziotto che la camorra vuole uccidere: c'è una taglia sul suo "muso"

Pocho, il cane poliziotto che la camorra vuole uccidere: c'è una taglia sul suo "muso"

di Luca Calboni
Il nuovo nemico numero uno della Camorra è... Il Pocho. Non parliamo dell'indimenticato ex giocatore del Napoli Ezequiel Lavezzi, ma di un cane antidroga di nove anni. Non un quadrupede qualsiasi, ma un Jack Russell addestrato a fiutare e scovare la droga di Napoli.

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Sono già centinaia i chili di stupefacenti che il cagnolino in forze alla Questura di Napoli è riuscito a scovare durante le varie perquisizioni: secondo una stima, da quando è in servizio, Pocho ha portato alla scoperta di un totale di oltre due tonnellate di stupefacenti, facendo andare in fumo diversi milioni di euro ai clan e facendo andare su tutte le furie i boss. La droga può essere nascosta ovunque, ma Pocho la troverà: una volta il cane è riuscito a fiutare della cocaina che era nascosta dentro un biberon per neonati al posto del latte.

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Vista la pericolosità del Jack Russell per il malaffare, si vocifera che i clan locali siano arrivati addirittura a porre sulla testa del cane poliziotto una taglia, con l'obiettivo di farlo fuori in ogni modo: polpette avvelenate, cagnoline in calore per sedurlo, cibo contenente droga, i pusher hanno provato di tutto. Ma durante l'addestramento gli agenti hanno insegnato a Pocho a essere integerrimo sul posto di lavoro e finora tutti i tentativi messi in atto dai criminali per sbarazzarsi del loro nemico numero uno hanno fallito. 
La sua piccola taglia e l'agilità della razza hanno reso Pocho uno dei migliori cani poliziotto al servizio dello Stato, il tutto senza costare nulla alla Polizia: al cagnolino basta un biscotto - premio ed è pronto a colpire nuovamente il malaffare.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Ottobre 2018, 14:51
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