Morto Sioux, il leone africano simbolo dello zoo. «Resterai nei nostri cuori»

Morto Sioux, il leone africano simbolo dello zoo. «Resterai nei nostri cuori»

di Remo Sabatini

«Ciao Sioux, ti vogliamo pensare al sole. Così come qualche mattina fa». Con questo breve messaggio affidato ai social, il Giardino zoologico di Pistoia ha salutato per sempre Sioux, il "leone francese dal ciuffo con il frisee" ucciso da una neoplasia. Sioux, come illustrato dalle immagini diffuse dallo stesso zoo, era un maschio adulto di 18 anni. Simbolo della struttura toscana, insieme alla compagna Sarabi, era parte di un programma di conservazione della specie.

Il leone estinto nel Nord Africa

Il leone africano, infatti, è da tempo estinto nel Nord Africa così come nella gran parte dell'immenso territorio sudafricano dove sopravvive nei parchi nazionali più noti, quali il Kruger e il Kalahari. Al di là della controversa questione delle cosiddette "fattorie dei leoni", tristi allevamenti dove i felini allevati spesso finiscono nel mirino dei fucili di cacciatori in vena di crudeli emozioni, il numero dei leoni è in tragico declino.

In soli cento anni, è stato stimato, la popolazione di leone africano è crollata di oltre il 90% passando da oltre 200mila individui ai circa 20mila odierni. Numeri che nonostante la crescente attenzione verso l'animale simbolo di quel continente, non fanno ben sperare per il futuro. Tra le cause di quella che è già stata definita una strage epocale, la perdita dell'habitat, la caccia (più o meno legale) e il macabro traffico di trofei e ossa, con queste ultime assai ricercate, così come quelle della tigre, da talune medicine tradizionali ancora in voga in Oriente. Nel frattempo, dopo la scomparsa di Sioux, Sarabi è rimasta sola. Aspetta il suo compagno di sempre che, stavolta, non tornerà. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Aprile 2022, 16:38
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