Tra i benefici sulla presenza dell'animale in ufficio gli studi più recenti hanno rilevato una maggiore concentrazione e dedizione al lavoro, un aumento delle motivazioni e dell'attenzione sugli obiettivi fissati. Perché la presenza del cane contribuisca a generare un clima positivo anche nel rapporto tra i colleghi il Comune ha posto condizioni precise. Il dipendente dovrà possedere il documento veterinario che attesti le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari idonei alla permanenza in ambienti pubblici, dovrà essere inoltre pulito e spazzolato. Il dipendente dovrà utilizzare un guinzaglio di una misura non superiore a mt 1,50 e portare con sé una museruola da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone, animali o su richiesta dei colleghi. «L'obiettivo del nostro progetto è quello di accogliere le persone che non possono lasciare soli i propri cani - aggiunge l'assessore all'Ambiente Simona Forzoni - consentiamo al dipendente di utilizzare eventualmente la pausa caffè per fare una passeggiata col cane, purché abbia gli strumenti idonei alla raccolta delle feci e alla pulizia. Naturalmente il tempo dedicato al cane per qualunque altra necessità di accudimento, ordinaria e straordinaria, non è tempo di lavoro e dovrà essere recuperato».
È fondamentale che il dipendente mantenga pulito il cane e lo spazio destinato al riposo dell'animale e si occupi di pulire immediatamente i luoghi eventualmente sporcati dal cane.
Al dipendente si impone l'obbligo di tenere tranquillo il cane in modo da evitare che abbai o disturbi i colleghi o il pubblico. Secondo l'indagine Eurispes del 2019 un terzo della popolazione vive con almeno un animale domestico, nella maggior parte dei casi si tratta di cani e gatti, e il 76,8% dei proprietari li considera a tutti gli effetti membri della famiglia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 17:17
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