Coronavirus, i rischi per i gatti domestici: la storia di un felino morto subito dopo il padrone
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«L'autopsia - aggiunge - ha rivelato che il felino aveva un edema polmonare grave e una trombosi». Secondo gli scienziati «la condizione clinica di cardiomiopatia, non correlata al coronavirus, ha contribuito all'esito finale». I gatti si confermano, dunque, «suscettibili all'infezione da SARS-CoV-2».
La maggior parte degli animali che hanno contratto il virus sono risultati essere asintomatici, mentre è noto il caso di un gatto contagiato in belgio che ha avuto tosse, vomito e diarrea, ma è guarito autonomamente dopo il decimo giorno dall'insorgenza dei sintomi. Secondo gli esperti sono più sensibili al contagio i gatti rispetto ai cani, ma pare che il contagio sia sempre avvenuto dall'uomo all'animale e non il contrario.
Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Settembre 2020, 16:25
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