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I gatti della Capitale e le adozioni del cuore nell'oasi di Portaportese - IL VIDEO APPELLO DI LILLO
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I gatti della storica oasi felina di Porta Portese, da sempre patrimonio della città di Roma, stanno bene e sono in ottima forma. Anche in questo periodo di quarantena hanno ricevuto costanti cure e coccole dai volontari dell’Asta - associazione Salute e Tutela degli Animali - che dal 1 gennaio 2020 gestisce, per conto di Roma Capitale, la colonia. L’associazione sta provvedendo al censimento di tutti i gatti con foto e schede tecniche che possano essere di aiuto per le future adozioni.
«La preoccupazione - spiega la presidente dell’Asta Susanna Celsi - è anche quella di conoscerli sotto il profilo caratteriale, perché possano riceve una bella famiglia adatta alle loro esigenze comportamentali. Va sfatato il luogo comune che i gatti si affezionano solo all’ambiente e non al padrone. Recenti studi hanno analizzato i loro comportamenti e confermato che sentono e soffrono dell’assenza del coinquilino umano come i cani. Nella nostra oasi felina, che abbiamo abbellito anche con tante piante e arredi perché sia degna del suo nome, ci sono gatti che vanno molto d'accordo e stanno sempre insieme: fanno "famiglia". In questi casi consigliamo un'adozione di coppia».
«Speriamo di poter presto riaprire lo spazio al pubblico per dedicarci alle adozioni, perché anche se stanno bene una casa è sempre una casa! Vorremmo aiutare soprattutto gli animali più problematici, in considerazione poi che i gatti con problemi fisici convivono spesso molto bene con il loro handicap e sono come tutti gli altri da molti punti di vista. Un gatto cieco, ad esempio, riesce a fare veramente tutto e un osservatore esterno spesso non capisce nemmeno la sua cecità: grazie alle vibrisse (baffi) si muove con vivacità e riesce a saltare capendo perfettamente dove ci sono gli ostacoli per schivarli. Anzi, l’esperienza di un’adozione di un gatto cieco è da consigliare perché è molto appagante e sorprende sempre in positivo. Per il futuro stiamo pensando di rendere l’oasi felina uno spazio aperto a tutti i romani e di organizzare anche delle visite guidate per anziani e bambini che possano appagare la vista, con lo spettacolo di una bella comunità di gatti felici di diverse specie, e i sensi con la pet therapy e le fusa».
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