
Bastano quantità quasi impercettibili di cocaina, ad esempio, per avere gravi conseguenze su questi animali. Tra le varie droghe, la cocaina è una di quelle con la diffusione più facile nell'ambiente. Sappiamo, ad esempio, che in quantità non trascurabili può essere rinvenuta nelle banconote, e la sua diffusione nell'aria (e nell'ambiente in generale) è tutto fuorché rara o difficile. Come riporta IFLScience, uno studio condotto su alcune anguille d'allevamento ha portato a risultati allarmanti: basta una quantità irrisoria, pari a 20 nanogrammi per litro, per provocare danni permanenti a questi animali. L'eccitazione causata dalla cocaina, infatti, ha portato alcuni esemplari adulti a muoversi troppo velocemente rispetto alla loro natura, causando anche gravi danni all'apparato muscolo-scheletrico. Nella maggior parte dei casi, questi danni sono risultati permanenti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Direct.
Non ci sono, però, solo le droghe a minacciare l'ecosistema. Bastano piccole tracce di medicinali, ad esempio, per causare gravi danni all'ambiente e agli animali. Solo negli Stati Uniti, ad esempio, nell'80% delle acque di fiumi e laghi sono state rinvenute tracce di antibiotici, ormoni, steroidi e contraccettivi. Con conseguenze difficilmente immaginabili: al momento, si sa con certezza che gli antidepressivi hanno portato diverse specie di uccelli a nutrirsi di meno rispetto al loro fabbisogno, così come la capacità riproduttiva di alcuni pesci si è drasticamente ridotta. Il problema, però, riguarda anche l'uomo: tracce di medicinali sono state rinvenute anche nell'acqua potabile e mangiare anguille, ad esempio, può portare a ingerire cocaina e altre droghe.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Giugno 2018, 11:03
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