La vendetta del cervo: incorna e uccide il cacciatore che lo aveva ferito il giorno prima

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di Federica Macagnone
Pensava di aver ucciso la sua preda e che l'unica cosa che gli restava da fare era una passeggiata nei boschi per recuperare il bottino di caccia. Ma Mark David, 66 anni, non sapeva che la sua freccia aveva solo ferito quell’alce che era pronto a tendergli un agguato mortale. È successo nei boschi di Trask Road, nella contea di Tillamook, in Oregon. L’uomo era uscito per una battuta di caccia con arco e frecce e, dopo una lunga passeggiata, aveva individuato un alce: dopo aver scoccato una freccia si era convinto di averlo ucciso, ma non era riuscito a individuare il luogo in cui l’animale si era accasciato.

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Poche ore dopo, insieme a un amico, era tornato nei boschi per recuperare quello che immaginava fosse il suo bottino di caccia. Non poteva immaginare che l’alce lo stava aspettando in agguato, con la freccia ancora conficcata nel corpo, ma ancora vivo. Quando ha visto Mark tra i cespugli, l’animale lo ha caricato, conficcandogli le corna nel collo. La persona che era con lui ha tentato di intervenire, ma per Mark non c’è stato nulla da fare: è morto sul posto in attesa dei soccorritori.
 
L'alce è stato ucciso e la carne è stata donata alla prigione della contea di Tillamook. Secondo l'Oregon Department of Fish and Wildlife, la stagione di caccia alle alci con l’arco va dalla fine di agosto alla fine di settembre, ma bisogna fare molta attenzione, visto che per l’animale coincide con la stagione dell’amore. I maschi sono molto aggressivi e si sfidano in lunghe lotte per impressionare le potenziali partner.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Agosto 2020, 18:30
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