L'azienda che divide gli utili con gli animali: Almo Nature è il primo caso in Italia
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Nel marzo dello scorso anno, Capellino aveva deciso di donare la sua azienda agli animali e ha così iniziato il suo percorso burocratico: nei giorni scorsi l'Agenzia della Entrate ha accettato l'istanza permettendo così a Almo Nature di realizzare un nuovo modello di azienda a 'capitalismo solidale' dove gli utili sono per cani, gatti e biodiversità.
L'azienda, nata nel 2000 ha al centro del suo progetto il benessere degli animali: ha filiali in Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia, Olanda, Canada e Usa. Nel 2017 ha avuto un fatturato di 74 milioni e un utile di 10 milioni. L'innovativo modello economico-sociale permetterà alla Fondazione di utilizzare gli utili per portare avanti progetti virtuosi a sostegno degli animali. Attualmente sono tre: uno contro l'abbandono e il randagismo, uno per la salvaguardia degli spazi per i grandi mammiferi e uno di agricoltura sperimentale per la rigenerazione della terra dopo la coltura intensiva.
«Ora la Fondazione ha diritto a gestire la società di cui ha la proprietà e a essere finanziata dalla stessa senza penalizzazioni - spiega Capellino - In alternativa avrei dovuto vendere l'azienda e trasformare il capitale in rendita mentre volevo non dividere la solidarietà dalla produzione della ricchezza e coinvolgere dipendenti e clienti: i primi potranno dare un significato aggiunto al loro lavoro, i secondi potranno scegliere tra una crocchetta come tante e le nostre che sono buone due volte, alla salute di cani e gatti e, grazie ai profitti, alla difesa della natura».
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Luglio 2019, 16:44
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