Ancona, caccia ai portoghesi dell'ascensore:
raffica di multe ai furbetti tra mille scuse

Caccia ai portoghesi dell'ascensore: raffica di multe tra mille scuse

di Claudio Comirato
ANCONA Decine di multe e controlli a raffica dalla mattina alla sera. È una vera e propria guerra quella scatenata dal personale della Conerobus nei confronti di tutte quelle persone che utilizzano l’ascensore del Passetto senza pagare il biglietto. Con l’arrivo del periodo delle ferie i controlli si sono intensificati, ma rispetto allo scorso anno qualcosa è cambiato. Il personale della Conerobus si piazza nella parte alta o bassa dell’ascensore a seconda dei flussi dell’utenza senza dare punti di riferimento. 

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Chi in qualche maniera riesce ad eludere i controlli e scende in spiaggia in modalità “portoghese” nella stragrande maggioranza dei casi si ritrova a fare i conti con il personale della Conerobus. I verificatori non fanno sconti. Si piazzano nella parte bassa dell’ascensore e a tutti quelli che intendono salire a bordo viene chiesto il titolo di viaggio. A questo punto ai tanti furbetti scesi a scrocco non resta che fare il biglietto o salire a piedi la scalinata che conduce alla pineta del Passetto. Costo del biglietto andata ritorno fissato ad 1 euro ma quello che colpisce di più sono le tante persone pizzicate nelle ultime settimane senza il titolo di viaggio. 
 Se a qualcuno venisse in mente che buona parte di questi soggetti siano sbandati, ragazzini senza scrupoli, stranieri. 
Tra quelli che ci provano non mancano gli italiani compresi i rappresentanti dell’“Ancona bene”, residenti nel quartiere Adriatico che nei giorni scorsi sono stati pizzicati assieme ad altri scrocconi senza il titolo di viaggio. I controlli vengono effettuati nella parte bassa dell’ascensore ma anche nel punto più alto in modo particolare nell’ora in cui chi frequenta la spiaggia del Passetto effettua il ritorno a casa. 
Tra le scuse più gettonate per scampare alla sanzione: «Non sapevo che l’ascensore fosse a pagamento», ma c’è anchi chi è arrivato al punto di affermare: « Sono salito a bordo per fare il biglietto convinto che le macchinette fossero all’interno della cabina quando le porte si sono chiuse all’improvviso». 
Un malcostume quello di non fare il biglietto che la Conerobus intende ridurre il più possibile anche per il fatto che il servizio è un bene della collettività e come tale deve essere gestito. La sanzione, se pagata nei primi giorni, arriva a 60 euro compreso il titolo di viaggio, poi cresce in maniera esponenziale fino ad arrivare a 250 euro. Controlli che verranno intensificati nei prossimi giorni in vista dell’arrivo del Ferragosto.
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Agosto 2019, 08:58
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