“Verso la Generazione Oceano”: Il primo evento italiano per creare un movimento globale che dia voce all’oceano

“Verso la Generazione Oceano”: il primo evento italiano per creare un movimento globale che dia voce all’oceano

Si è svolto questa mattina presso il Teatro No’hma di Milano e in diretta streaming “Verso la Generazione Oceano”, l’evento divulgativo organizzato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO) insieme a Worldrise, associazione attiva nella salvaguardia dell’ambiente marino. La manifestazione, volta a promuovere il ruolo dell'oceano nella creazione di un futuro più sano, resiliente, produttivo e sostenibile, è la prima iniziativa in Italia legata al decennio (2021-2030) che le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare alle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile.

Ogni 10 respiri che facciamo, almeno 7 li dobbiamo all’oceano. Genera tra il 50 e l’80% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe un terzo dell’anidride carbonica (CO₂), emessa nell’atmosfera. Ospita l’habitat più vasto del pianeta, eppure l’uomo ha esplorato, ad oggi, solo il 5% dei fondali marini.

Il momento di agire, tutti insieme, è ora: questo è il messaggio dell’iniziativa, dedicata al ruolo della ricerca scientifica marina e all’innovazione tecnologica come strumenti essenziali per garantire la salute del pianeta e all’annuncio di una nuova era rappresentata dalla “Generazione Oceano” che si impegnerà a rafforzare la consapevolezza dell’importanza dell’oceano e a farsi da promotrice di soluzioni innovative alle sfide che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni. A rappresentare le Istituzioni sono intervenuti: Vladimir Ryabinin, Segretario Esecutivo della Commissione Oceanografica Intergovernativa, Ana Luiza Thompson-Flores, Direttore Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, Livia Pomodoro, Presidente del Teatro No’hma, Lamberto Bertolè, Presidente del Consiglio Comunale della città di Milano, Massimo Gaudina, Head of the European Commission’s Regional Representation of Italy, Rosalia Santoleri, Presidente Commissione Oceanografica Italiana, Claudia Sorlini, Vice Presidente Fondazione Cariplo e Alberto Martinelli, Presidente Fondazione AEM-Gruppo A2A. Alessandro Vanoli, storico, scrittore e presentatore della giornata, ha poi lasciato spazio agli interventi di Mariasole Bianco, Presidente di Worldrise Onlus, esperta di conservazione dell’ambiente marino e divulgatrice scientifica, e Francesca Santoro, Specialista di Programma e coordinatrice del programma di educazione all’oceano della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO.

“Il rapporto fra la specie umana e l’oceano è di totale interdipendenza: l’abbiamo sempre considerato tanto vasto da ritenerlo infinito e immune dall’influenza dell’azione umana. Ma non è così, il mare sta cambiando e la posta in gioco diventa allora molto alta perché ci stiamo giocando la linfa vitale del pianeta, il nostro futuro e quello di chi verrà dopo di noi”, ha dichiarato Bianco, sottolineando quanto sia importante tutelare e salvaguardare il nostro oceano. Introducendo le tematiche legate al Decennio e sottolineando l’impegno della comunità internazionale per la salvaguardia dell’oceano, Santoro ha proseguito: “Il Decennio delle Scienze del Mare è un’occasione unica per invertire la rotta. Avremo dieci anni per sviluppare dei programmi di ricerca coraggiosi e innovativi per rispondere alle sfide che l’oceano deve affrontare, dai cambiamenti climatici all’inquinamento da plastica”.

L’evento è poi entrato nel vivo con il panel “Il Futuro è nell’oceano” moderato da Simona Roveda, Direttrice Editoriale e Comunicazione di LifeGate. Max Casacci, chitarrista dei Subsonica – che ha intrattenuto il pubblico in sala e tutti coloro che si sono collegati in streaming suonando in anteprima il suo brano “Oceanbreath”, realizzato interamente con i suoni dell’oceano e in uscita a fine novembre – Giusy Bettoni, Fondatrice e CEO di C.L.A.S.S., Luca Panzeri, Responsabile R&D e Innovazione Qwarzo e Daniele Moretti, Caporedattore centrale di Sky TG24 hanno discusso dell’importanza dell’oceano nella lotta alle emergenze ambientali e della necessità di promozione di un’economia sostenibile. Nel dibattito moderato da Diana de Marsanich, giornalista green del settimanale F e del mensile Natural Style di Cairo Editore, sono stati affrontati i temi portanti dell'evento: i Cambiamenti Climatici, la Salute Umana e la Sicurezza Alimentare.

Simona Masina, Oceanografa fisica del Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, ha spiegato come l'aumento della temperatura dell'oceano abbia causato l'innalzamento del livello del mare, sottolineando l'importanza di agire subito con le cosiddette Nature-based Solutions, soluzioni che arrivano dalla natura. Con il Professor Antonio Pietroiusti, Direttore della scuola di specializzazione in medicina del lavoro di Tor Vergata, si è parlato di salute umana: la presenza di nanomateriali e microplastiche, inquinanti invisibili presenti in molti prodotti di uso comune, come le stesse mascherine utilizzate per l'emergenza Covid-19, possono danneggiare non solo la salute dell'uomo ma anche la flora e la fauna dell'oceano.

La sfida è utilizzare quelli Safe-by-Design, privi di effetti dannosi. Insieme a Livia Pomodoro, Presidente del teatro No'hma si è parlato poi di Diritto al Cibo e di Sicurezza alimentare. Stiamo divorando il Pianeta, ma la nostra salute è connessa con quella dell’ambiente in cui viviamo: una dieta sostenibile, che comporta la riduzione del consumo di carne e un aumento del consumo di legumi, può davvero aiutarci a tutelare il clima. Tra gli intervenuti anche Silvia Bartolini, Head of Unit Marine Environment and Water Industries dell’unità DG Environment European Commission. Infine, l’ultima tavola rotonda “Insieme verso la Generazione Oceano”, è stata introdotta dalla Direttrice delle testate dell’area Infanzia RCS e membro del comitato organizzatore, Chiara Bidoli. Accanto a lei sono intervenuti diversi ospiti: Caterina Stagno, Direttore Esecutivo nucleo inclusione digitale della RAI, Arianna Mancuso, membro del Marine Science Group dell’Università di Bologna, ricercatrice National Geographic explorer, Pino Cuttaia, Chef pluristellato ristorante La Madia, Daniela Mainenti, fondatrice di Donne di Mare, Anne De Carbuccia, Artista e Presidente di “One Planet One Future”, Fabio Ventoruzzo, Head of Corporate Responsibility di AXA Italia, Francesca Spagnolo, Head of Product Marketing di Pomellato e DoDo e, infine, Sophie Reux, fondatrice di Tēnaka. L’evento è stato reso ancora più unico grazie alla presenza delle opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che hanno realizzato nove murales con i colori del mare. I lavori sono stati realizzati con le vernici Liquitex, per proteggere le opere dai raggi UV e Airlite, una pittura in grado di assorbire l’inquinamento presente nell’aria.

Da segnalare, infine, l’eccezionale partecipazione del noto volto televisivo Caterina Balivo. La presentatrice, da sempre attenta ai temi legati alla sostenibilità e grande sostenitrice di azioni volte a migliorare le condizioni del Pianeta Blu in cui viviamo, ha sposato l’iniziativa in qualità di Madrina dell’Oceano, raccontando il suo impegno verso l’ambiente in un’intervista esclusiva con Alessandro Vanoli. A conclusione della manifestazione, Davide Villa, CMO e Board Member di E.ON Italia, ha premiato l’idea vincente dell’Oceanthon, l’hackathon digitale che ha visto la partecipazione di oltre 130 esperti di diversi settori che, insieme a 40 mentor, hanno sviluppato 11 idee innovative per rispondere alle sfide stabilite dal Decennio.

L’azienda energetica accompagnerà i vincitori dell’hackaton nel percorso di implementazione e sviluppo del loro progetto, condividendo con il team il proprio know-how e la propria expertise. Tra i Main Partner di “Verso la Generazione oceano” si segnalano il gruppo assicurativo AXA Italia, che da 10 anni promuove azioni sostenibili per un pianeta ed un’impronta aziendale più responsabile e Qwarzo, società che realizza prodotti con carta qwarzata in sostituzione della plastica e della bioplastica, 100% “home compost” e riciclabile. Infine, DoDo di Pomellato, maison di charms e gioielli con un’innata sensibilità verso iniziative sostenibili, ha realizzato quest’anno un progetto con l’impresa sociale Tēnaka, volto al ripristino di un tratto di barriera in Malesia e dei suoi coralli denominati “i gioielli del mare”.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Ottobre 2020, 16:33
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