Non abbiamo un ‘pianeta B’ e per l’emergenza climatica ci sono a disposizione meno di dieci anni per invertire la rotta, attivando nel contempo un piano globale di prevenzione per contrastare emergenze come la pandemìa, la disuguaglianza sociale, l’emarginazione dei giovani e la pace. Questo il forte segnale lanciato al 64° Congresso Distrettuale del Rotary organizzato a Fiuggi, “Tra Dedalo e Arianna, il filo del Rotary nel labirinto della crisi” con la partecipazione di numerosi e illustri personaggi del mondo della scienza, della cultura e della politica.
Personalità che hanno animato diverse sessioni di lavoro dedicate all’ambiente, alla pace, alla salute, all’Europa ed alla next generation. Tutti temi che, come ha sottolineato il Governatore del Distretto 2080 del Rotary, Giovanbattista Mollicone «sono altrettanti passaggi chiave di un cambiamento epocale che coinvolge tutti ed in tale ottica anche l’associazionismo proattivo come il Rotary, dovrà subìre una mutazione investendo nei giovani, nella diffusione locale e nelle professionalità dei soci».
Ed è proprio il paradigma della prevenzione che può determinare il cambio di passo in tutte le emergenze: per l’ambiente occorre investire nell’economìa circolare e sfruttare risorse aggiuntive come l’Europa e l’Italia hanno deciso di stanziare attraverso piani straordinari come il PNRR e fronteggiare la sfida della transizione ecologica, come evidenziato da Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Così come occorrerà investire nella simbiosi industriale e nella transizione energetica in meno di un decennio, priorità sottolineate da Arvea Marieni, consulente per Strategia-Innovazione-cooperazione ambientale per la UE.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Giugno 2021, 12:30
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