Quattordici milioni di tonnellate, i nostri mari sono invasi dalle microplastiche. La nuova scioccante scoperta degli scienziati

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di Nico Riva

Sono più del doppio di quanto pensassimo. Le microplastiche sul fondale marino, secondo l'ultima ricerca scientifica, arriverebbero fino alla spaventosa cifra di 14 milioni di tonnellate: circa 35 volte la quantità stimata che possiamo trovare in superficie. Lo studio è stato condotto dall'Agenzia Scientifica Nazionale australiana CSIRO. L'inquinamento della plastica è un'emergenza globale che necessita una soluzione, prima che sia troppo tardi. 

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Secondo Justin Barrett, alla guida dell'impressionante ricerca, i nuovi risultati estendono la nostra comprensione dell'inquinamento dovuto alla plastica e dell'impatto sugli oceani. 
«I rifiuti di plastica che finiscono in mare si deteriorano e diventano frammenti più piccoli di 5 millimetri di diametro, noti come microplastiche. La nostra ricerca offre la prima stima globale di quanta microplastica arriva sul fondale, dimostrando che il fondo degli oceani è diventato una discarica», denuncia Barrett. 

Ogni anno, dai 4 agli 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nell'ambiente marino, nonostante si moltiplichino gli studi e la sensibilizzazione al riguardo. Non esiste un solo posto al mondo immune dall'inquinamento di plastica, perché negli scorsi anni è stata trovata dall'Antartide alla Fossa delle Marianne (il luogo più profondo della Terra). 

Per condurre il proprio lavoro, Barrett e il team della CSIRO ha utilizzato un sottomarino robotico, capace di scendere fino a 3000 metri di profondità. Il sottomarino ha esplorato un'area distante 380 km dalle coste meridionali, nella Grande Baia Australiana. Dopo aver raccolto 51 campioni di sabbia dal fondale, hanno condotto gli esami in laboratorio, registrando una quantità di microplastiche superiore di 25 volte rispetto ai precedenti studi. 

Basandosi sui dati raccolti sul campo, la squadra di scienziati australiani ha calcolato a livello globale la densità di rifiuti inquinanti, arrivando a risultati drammatici: tra 8,4 e 14,4 milioni di tonnellate. La dottoressa Denise Hardesty, coautrice della ricerca, ha sottolineato la necessità urgente di soluzioni. «La speranza è che tutto ciò serva a migliorare le strategie di smaltimento dei rifiuti e ad avviare un cambiamento di abitudini. Dobbiamo smettere di introdurre plastica e altri rifiuti nell'ambiente. Possiamo dare tutti una mano evitando la plastica monouso, supportando le industrie più attente al riciclo e gettando con attenzioni i nostri rifiuti. Governi, industrie e cittadini devono operare insieme». 
 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2020, 15:13
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